Blitz della Fiananza | © La VoceNuovo blitz della Guardia di Finanza ieri contro il commercio ambulante irregolare per le strade di Manduria. Dopo l’ambulante sulla via per Uggiano, questa volta è toccato al punto vendita di via Sant’Antonio, nei pressi dell’ospedale, fare i conti con le fiamme gialle che hanno sequestrato 400 chilogrammi di frutta e verdura esposta sulle bancarelle, oltre ad una bilancia e agli espositori in legno. I finanzieri della compagnia di Manduria guidata dal capitano Giuseppe Lorenzo, hanno inoltre aperto un controllo di natura fiscale anche alla merce contenuta sul camion per un totale complessivo di 1500 chilogrammi, soggetto di valutazione sulle imposte. Non solo. Nell’operazione di ieri condotta con l’impegno di una decina di militari e con la collaborazione degli agenti della polizia locale che hanno provveduto ad isolare la zona con posti di blocco e con la deviazione del traffico veicolare su percorsi alternativi, è scattato anche il controllo sull’emissione dello scontrino ed anche sulla regolarità delle persone addette alla vendita. Tutta la merce sequestrata è stata consegnata alla mensa per poveri gestita dalla chiesa. Il movimento creato ieri dalle numerose pattuglie della Guardia di Finanza e dei vigili urbani, ha avuto l’effetto di far magicamente scomparire altri ambulanti abusivi che per mezza giornata hanno abbandonato i propri punti vendita. L’attività della Guardia di Finanza che proseguirà anche nei prossimi giorni, avrebbe messo allo scoperto una rete di ambulanti del settore frutta e vettura, tutti imparentati tra loro, i quali si approvvigionerebbero da un unico fornitore con regolare copertura fiscale. Il primo a cadere nella rete è stato l’ambulante sulla via per Uggiano che proprio ieri, in concomitanza con il blitz della via per Sant’Antonio, ha ricevuto la notifica della sanzione amministrativa che gli contesta una multa di cinquemila euro. La somma che l’ambulante dovrà pagare, salvo opposizione ed eventuale accoglimento dell’istanza, è la più bassa prevista. Per tali illeciti, infatti, si possono pagare multe sino a 25mila euro.
Nazareno Dinoi
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