E successo tutto venerdì sera. Eravamo seduti sul divano, mio marito aveva una bottiglia in mano e stava accarezzando il cane quando all’improvviso gli è caduta la bottiglia dalla mano. Siccome gli piace farmi degli scherzi, ho pensato che fosse uno dei suo soliti così gli ho detto: la fai apposta per farmi alzare. Lui mi ha fatto un mezzo sorriso, almeno così mi è sembrato così mi sono alzata per prendere la bottiglia. A quel punto l’ho guardato e non era più lui, lo chiamavo ma non mi rispondeva, ho capito che stava male. Allora sono corsa fuori e ho gridato aiuto con tutto il fiato che avevo in corpo, per mia fortuna una infermiera che si chiama Mirella con altre due persone, padre e figlio, sono entrate di corsa ed hanno iniziato il massaggio cardiaco finché non sono arrivati i soccorsi del 118 che hanno continuato le manovre e dopo un po’ hanno portato mio marito in ospedale. Sono stati i sanitari del 118 a dirmi che se non fossero intervenute quelle persone con ‘infermiera Mirella, mio marito non sarebbe più con noi.
Perciò vorrei ringraziare tutte le persone che hanno salvato la vita a mio marito, le prime tre che sono entrate in casa, gli operatori del 118, il personale dell'ospedale di Manduria e della clinica Villa Verde di Taranto.
Mio marito era una persona sana, non aveva mai avito nessuna patologia ed ha avuto un arresto cardiaco. Mio marito si chiama Giancarlo D’Alessio e io Anna Maria Di Palmo. I a nome di tutti i nostri figli e nipotini vogliamo ringraziare tutti perchè è grazie a loro se ho ancora un marito, i miei figli un padre e i miei nipotini il loro amato nonno.
Anna Maria Di Palmo
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.