Il valore della vita di ciascuno e il rispetto di essa è il fondamento della dignità umana. Il rispetto non ha età, non ha sesso, non ha condizione economica e sociale, non ha un colore politico. La dignità è un valore di tutti e assoluto, un principio etico su cui si fondano tutti gli altri valori. La dignità è al di sopra di tutto ciò che può essere giusto o sbagliato.
Purtroppo, ancora oggi, non è così per la donna, la donna è stata sempre vittima di una continua violazione della dignità umana, che avviene attraverso violenze di ogni genere, fisiche o psicologiche. Ed è assolutamente inaccettabile e vergognoso che in una società civile, qual è il nostro Paese, un uomo guarda la donna ancora come un oggetto da contendere. Ancor più vergognoso, se questa discriminazione viene da chi ha un potere politico, istituzionale o giuridico che dovrebbe reprimere e tutelare con Leggi adeguate qualsiasi abuso sulla donna. Invece, al contrario, stiamo assistendo che proprio chi dovrebbe difenderla, trova la sfacciataggine di alludere ad una qualunque giustificazione o attenuante per chi ha assistito o abbia violato la sua dignità, il suo rispetto di essere umano.
Come è assolutamente inaccettabile, che un Governo libero e democratico, possa discutere ancora sul modo in cui la donna deve essere considerata e trattata all’interno della società, un atteggiamento, che ci catapulta indietro ai tempi della clava. C'è scritto che ogni donna ha il diritto di essere libera e ha diritto alla sua dignità, ma per assurdo, i suoi diritti sono stati scritti da chi ancora continua a negarglieli.
Fernando Maria Maurizio Potenza
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