Giovedì, 25 Aprile 2024

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La maggioranza bulgara di Pecoraro

La maggioranza bulgara di Pecoraro La maggioranza bulgara di Pecoraro | © n.c.

La grande, immensa, affollata e indistinta maggioranza bulgara targata Gregorio Pecoraro: la sua è la prima maggioranza totalitaria che il consiglio comunale manduriano ricordi. 

E’ questo il quadro politico-istituzionale che Manduria presenta pochi mesi dopo le amministrative. Una situazione mai vista in questa città, nella quale sembra che sia scomparsa ogni possibile forma, anche minima, di opposizione e di critica nei confronti del “nuovo corso” manduriano caratterizzato sempre più da un forte retrogusto di restaurazione. A parte le sortite pubbliche del consigliere Mimmo Breccia, una mosca bianca, e da qualche comunicato del consigliere Domenico Sammarco, non si hanno notizie di alcun genere degli altri consiglieri di opposizione. Tutti spariti nel nulla, tranne la recente mossa a sorpresa della consigliera Loredana Ingrosso che è repentinamente passata da essere candidata al ruolo di presidente del consiglio ad una non meglio precisata “indipendenza” dal gruppo dei progressisti dove era stata la prima degli eletti: vedremo prossimamente se questa mossa adesso ancora poco comprensibile sarà legata in qualche modo al ruolo che la Ingrosso ricopriva fino a prima delle amministrative all’interno del Museo Civico di Manduria. 
Per il resto, il nulla assoluto.

Eppure negli ultimi mesi nella città messapica, come sapranno i nostri lettori più affezionati, le vicende politiche che avrebbero dovuto interessare chi fino a pochi mesi si proponeva addirittura di guidare la città non sono mancati. Ve ne ricordiamo alcuni: l’acquisto delle stufe dall’ex candidato non eletto, l’incarico aggiudicato dal consigliere comunale in carica, le dirette streaming a peso d’oro, l’assunzione della staffista del sindaco e, ultimo, l’incarico pubblico aggiudicato dal portavoce del sindaco. 

Allora è lecito chiedersi a cosa sia dovuta questa assenza totale di dibattito democratico all’interno delle istituzioni, che non rappresenta per niente un bel segnale di salute della democrazia della città messapica e che lascia strada spianata alla maggioranza di Pecoraro che, senza contraddittorio alcuno, sta gestendo la vita amministrativa di Manduria in maniera indisturbata. Quindi, oltre ai già citati Breccia e Sammarco, che fine hanno fatto gli altri consiglieri eletti in questa città allo scopo di fare opposizione? Dove sono finiti Gregorio Gentile, Lorenzo Bullo, Roberto Puglia, Antonio Mariggiò, Francesco Ferretti De Virgilis e Dario Duggento? Possibile che anche per tutti loro la situazione e la vita politico-amministrativa di questa città sia così salutare e normale da non avere bisogno di battere un colpo? 

Come mai in campagna elettorale hanno inondato questa città di slogan e promesse d’amore per i manduriani e adesso sembrano essere spariti nel nulla? Era solo pochi mesi fa, d'altronde, e i loro proclami riecheggiano ancora nelle orecchie di molti loro concittadini: il “Facciamo squadra per Manduria” di Lorenzo Bullo si riferiva alla squadra di Pecoraro che adesso amministra la città? O il “Progetto Manduria” sempre di Bullo era in realtà il progetto di lasciare campo libero e spianare la strada a Pecoraro & co.? Che dire poi del consigliere ex candidato sindaco Dario Duggento che probabilmente non si è ancora accorto di avere un seggio in consiglio? Il suo “impegno per la valorizzazione di Manduria” era quello di non ostacolare in alcun modo il ritorno di Pecoraro per caso? E chi ha notizie dei consiglieri Antonio Mariggiò e Francesco Ferretti De Virgilis? Dopo le foto di quest’ultimo abbracciato a Matteo Salvini se ne sono perse le tracce, cosi come non è dato sapere di cosa si stia occupando politicamente il consigliere con più esperienze amministrative alle spalle, Roberto Puglia. Misteri manduriani! Gli stessi misteri che avvolgono, si diceva, lo stato dell’intera opposizione in consiglio comunale, persa finora nelle nebbie della fase post-elettorale dove all’interno della maggioranza ci si affretta a passare all’incasso, e forse, chissà, il sospetto di molti è che anche tra le fila di parte di quella che dovrebbe essere l’opposizione non si aspetta altro. Staremo a vedere, se e quando la nebbia si diraderà.
Gabrio Distratis

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7 commenti

  • Egidio Pertoso
    mer 6 gennaio 2021 12:11 rispondi a Egidio Pertoso

    In tempi di lockdown meglio starsene per i fatti propri. Si sa che è meglio evitare i contagi ed il distanziamento è santa cosa.

  • Lorenzo
    mer 6 gennaio 2021 11:14 rispondi a Lorenzo

    La cosa che mi irrita in assoluto è che alla Marina i residenti elettori, si sono fatti infinocchiare ancora una volta. Anziché fare una lista alle elezioni comunali, solo di veri residenti alle Marine con la finalità di avere rappresentanti in Consiglio Comunale, hanno preferito cedere alle logiche delle 6 liste. Ora vediamo se Sua Eccellenza il Duca di Manduria, alias il sig. Sindaco avrà faccia e gambe per venire sul territorio del Bancomat /casse comunali ed incontrare i cittadini residenti al fine di risolvere alcuni problemi. In primis concedere locali al medico di famiglia, sapendo che Manduria è ad oltre 10 km. È come se i Manduriani avessero il medico di famiglia ad Avetrana.

  • Realtà
    mer 6 gennaio 2021 10:23 rispondi a Realtà

    lo ripeto spesso: c e una parte dell Opposizione che non fiata, bisogna capire se volutamente (e si spiegherebbero varie cose) o non volutamente (in questo caso dimenticano che hanno un posto in consiglio comunale) In ogni caso molti elettori che hanno votato questa parte dell Opposizione stanno riflettendo e sono delusi

  • Secondo Lamassa
    mer 6 gennaio 2021 08:46 rispondi a Secondo Lamassa

    Nulla di nuovo a Manduria, ma veramente avevate pensato che questi " personaggi" avrebbero risolto i problemi di Manduria ?. Allo sciogliere della neve...

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