La nuova informazione social del sindaco Gregorio Pecoraro (speriamo non sia sempre così e che si passi ai comunicati stampa più concreti e approfonditi), fa sapere che la società «Manduriambiente», dopo anni di silenzio, ha improvvisamente donato alcune giostrine nelle piazze e gli alberi di carrubo nelle aiuole di Piazza Giovanni XXIII. Il breve post di Pecoraro parla di “ristoro ambientale”. Speriamo che due giostrine e una decina di alberi non facciano dimenticare alla neo amministrazione le tante inadempienze della società che gestisce la mega discarica sulla via per San Cosimo.
E non si chiudano gli occhi sulle tonnellate di rifiuto extra provincia che la società incamera giornalmente; sull’impianto per il compostaggio da 30 mila tonnellate di rifiuti che la giunta regionale ha finanziato alla società Manduriambiente; sui presunti illeciti descritti nel parere legale dell’avvocato Cecinato; sui mancati pagamenti Imu-Ici ricordati dal responsabile dell’Area economico-finanziaria del comune, Leonardo Franzoso; del mancato accatastamento dei terreni; dell’anomalia sulla proprietà di alcune particelle che risultano ancora intestate ai vecchi proprietari; sui mai quantificati versamenti delle royalty.
Insomma, speriamo che non passino altri venti anni prima di ritrovarci a parlare delle stesse cose. Magari con qualche altalena e un carrubeto in più.
Nazareno Dinoi
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11 commenti
Fernando Maria Maurizio Potenza
ven 23 ottobre 2020 12:49 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaOgni cosa, deve essere progettata e sottoposta alla approvazione dell'intera comunità che ha già subito, dal medesimo benefattore, il bellissimo monumento precarrubbiano. Sarebbe opportuno che il benefattore, corrispondesse al Comune quanto dovuto, sarà il Consiglio a decidere cosa realizzare per la cittadinanza. Certo, che se a Manduria, nonostante il commissariamento, tutto continua a funzionare così, vuol dire che ancora non abbiamo capito nulla.
Egidio Pertoso
gio 22 ottobre 2020 02:26 rispondi a Egidio PertosoCol carrubo un tempo s' ingrassavano i porci: è un'allusione? Stiamo nelle varie puzze da decenni ed i vari esperti preposti non hanno mai saputo dirci da che parte provengono. Questa è la vera mafia.
betty
mer 21 ottobre 2020 10:10 rispondi a bettysono semplici compensazioni ambientali, dovute per legge, che Manduriambiente non ha mai fatto
[email protected]
mer 21 ottobre 2020 07:50 rispondi a [email protected]un' assurdità i carrubi messi a caso
Giovanna Dimaggio
mer 21 ottobre 2020 06:08 rispondi a Giovanna DimaggioQualcuno è in grado di fornire bacchetta magica? Dopo anni di commissariamento e totale degrado non ci si da il tempo di gioire vedendo bambini e mamme,giovani e anziani che finalmente godono di piazzette decenti,un piccolo passo volto alla rinascita di Manduria,tutto e subito?Cercasi mago mago'!
Ferdinando Arnò
gio 22 ottobre 2020 01:46 rispondi a Ferdinando ArnòGiovanma, ma tu, prima di sentenziare, PRIMA, di parlare, di piazza decenti, sei andata a dare un'occhiata? Beh sappi che quando i Carrubi faranno ombra, i bambini a nome dei quali (non so a quale titolo) tu parli, non saranno più bambini, e i vecchi non saranno più vecchi ;) Consiglio sempre la regola delle 10 P ossequi
ferdinando arno
mer 21 ottobre 2020 11:19 rispondi a ferdinando arnomi permetto di risponderle Probabilmente non è necessario un mago. E non è necessario nemmeno accontentarsi. Domenica prossima ho invitato a titolo personale un paesaggista per proporre, a costo zero, delle soluzioni, dei disegni, di quello che potrebbero essere/diventat quei luoghi Non ci voleva molto, prima di piantare alberi a casaccio, precludendo così possibili progetti migliorativi se non includendo i carrubi. Non ci vuole molto, non c'è bisogno di maghi, non c'è bisogno di persone capaci solo di scrivere, sbagliando sempre bersaglio, solo rapporti di forza inutil Presenterò personalmente i progetti al Sindaco
Massimo De Santis
mer 21 ottobre 2020 10:08 rispondi a Massimo De SantisAltresì, convengo pienamente con lei, che a tal fine, pare del tutto superfluo il ricorso a maghi o prestigiatori, così come a discutibili, onerosissimi architetti o ingegneri di ogni dove, peraltro dalla fallibile progettualità. Ben venga, viceversa, la gratuita pluralità e concorso di idee anche da parte di autorevoli paesaggisti (come lei suggerisce). Tuttavia credo fermamente nel primato dell'innocenza e della fantasia di tutti coloro che vivono l'età dell'infanzia e della fanciullezza e reputo imprescindibile l'ascolto attento di tutti coloro (adolescenti, madri, padri, nonni) che da sempre si pongono come abituali, civili frequentatori degli stessi spazi.
Massimo De Santis
mer 21 ottobre 2020 10:00 rispondi a Massimo De SantisPremesso ciò, illustre e geniale maestro (trattasi non di ars adulatoria ma semplicemente di vera sincerità), convengo pienamente con lei sul fatto che l'attuale "men che minestra riscaldata" Piazza Giovanni XXIII, sia stata, non fatta rinascere ma piuttosto definitivamente tumulata, attraverso la piantumazione "a caso" di 56 carrubi, ad oggi costituenti unicamente un fattore ostativo in previsione di una riorganizzazione più funzionale e maggiore attrattività della principale (per ampiezza) piazza pubblica manduriana.
Massimo De Santis
mer 21 ottobre 2020 09:50 rispondi a Massimo De SantisAberrante, poi, il diffusissimo e generalizzato abuso di sostantivi ed aggettivi inerenti l'ambiente e l'ecologia in capo alla denominazione sociale di società pubblico-privatistiche che nei fatti ne rappresentano l'antitesi: diaboliche le menti che giungono a manipolare le coscienze dei più, attraverso astuti ed ingannevoli giochi di parole, in grado di influenzare in modo determinante la psicologia dell'individuo.
Massimo De Santis
mer 21 ottobre 2020 09:47 rispondi a Massimo De SantisIl concetto di compensazione ambientale è risibile e profondamente sbagliato. L'ambiente va sempre tutelato e preservato, non fagocitato e devastato. È una risorsa che appartiene a tutti e non un mezzo strumentale in uso a pochi eletti, spesso oligarchi del malaffare. Un ambiente protetto e curato rappresenta il valore aggiunto del relativo territorio e, quasi sempre, funge da moltiplicatore dello sviluppo dello stesso.