La violentissima tempesta che si è abbattuta sulla nostra San Pietro in Bevagna ed ha provocato numerosi ed ingenti danni in alcune parti della marina, provoca in noi sconcerto e dolore.?Siamo a conoscenza dell’abbandono totale di San Pietro, dell’invasione della spazzatura in ogni strada, della mancanza dei servizi essenziali (Acquedotto e Fogna); non ci giudichiate però se vogliamo invitare tutti voi e noi, absit iniuria verbis, ad una pacata, ragionata e riflessiva autocritica.
Ormai siamo tutti a conoscenza dei forti cambiamenti climatici che investono anche le nostre zone, e, volente o nolente, dobbiamo purtroppo adattarci a quest’ultimi; ma dobbiamo esser franchi con noi stessi, e domandarci se è stato lecito, negli anni passati, perfino col beneplacito delle vecchie amministrazioni, costruire a pochi metri dal mare e distruggere in tal modo, quelle che un tempo erano le dune di San Pietro, un immenso tesoro naturale e paesaggistico che ormai abbiamo irrimediabilmente perso.
Tutte queste abitazioni, hotel e bar, realizzati su quella “antiche dune” non fan altro che impedire il naturale ruscellamento e corso delle acque piovane verso il mare, ecco perché durante questi tremendi acquazzoni o bombe d’acqua tutto rimane intasato nelle
stradine e zone adiacenti, creando ciò che è successo ieri, ossia la nascita di “anomali laghi”.?Possiamo permetterci tutto ciò? Ne vale non solo della nostra immagine cittadina ma anche del turismo!
Sia chiaro la nostra non è un’invettiva contro qualcuno o qualcosa ma un invito a pensare.?La Natura farà sempre il suo corso, perché ciò le compete da secoli, noi però cerchiamo di non deturparla, e rammentiamoci di esserne i suoi Custodi.
Non si può esser Ambientalisti a “giorni alterni” o “solo per taluni accadimenti”, lo si è sempre!
Giuseppe Moscogiuri e Simone Faiella, portavoce e coordinatore di Manduria Libera del Forum Cultura di Manduria Libera
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3 commenti
Giova
gio 30 luglio 2020 06:23 rispondi a GiovaVeramente assurdo amministratori di quei tempi da processare ed i nomi si sanno, hanno creato un danno incalcolabile non so come definirli
Ale
gio 30 luglio 2020 11:59 rispondi a AleSe la vogliamo dirla tutta i colpevoli sono i politici anni 65 in poi che hanno amministrato il comune di manduria deturpano tutte le meravigliose dune che andavano dalla chiesetta fino a hotel dei Binzantini che meraviglia invece di preservarle le hanno distrutte. molto probabilmente anche la capitaneria di Taranto avrà avuto delle colpe essendo zona demaniale
Lorenzo
gio 30 luglio 2020 07:22 rispondi a LorenzoE quanta sabbia di mare è stata rubata dalla spiaggia con dune sparite, per impastarla con il cemento per costruire? E le meravigliose piccole foreste di canne sparite specie intorno al Chidro? Ora godiamoci gli scempi