Credevo di vivere in un paese civile in cui sono sanciti i diritti fondamentali per garantire la libertà e la dignità della vita umana. Invece. Che mondo di merda, con gente di merda che sputa merda.
Aspetta, fermo, non mettere mi piace a questo post, perché non ce l'ho con gli altri, ce l'ho con te. Non con te riferito a qualcuno, ma con te, proprio tu.
Si, si. Sei proprio tu la merda di cui parlo. Tu che in fila al supermercato stai osservando le due ragazzine in minigonna e hai già deciso che hanno un avvenire da troie, perché ai tuoi tempi non era così.
Tu che al telefono con un'amica stai raccontando cosa combinano i figli delle altre, maleducati, ragazzacci senza speranza. «Come poteva essere altrimenti con quella famiglia lì...» che non è come la tua, ideale, idilliaca, perfetta.
Tu che ti sei affacciata casualmente sulla porta, e hai notato che nella casa accanto c'è una routine differente dalla tua è dal profondo del tuo sapere, grazie alla tua grande conoscenza dell'animo e della psiche umana hai capito che quella che vive li è una deficiente che «non ha il coraggio di mandare a fanculo il marito» (se fosse il tuo da mo che lo mollavi). Non come quell'altra della strada accanto che invece è na poco di buono, lì il deficiente è lui che quella proprio non è donna di casa, «ma che aspetta a liberarsene?» (Se lo facevi tu, tuo marito da mo che....).
Tu che ti sei indignato per quel povero senza cibo, senza abiti e senza casa che però aveva il cellulare. «Lo vendesse e si comprasse da mangiare». Già, come aveva fatto con i quadri, i mobili, la casa. ?Ma poi dopo il "fattaccio", tu ancora una volta sapevi quale sarebbe stata la cosa giusta da fare: «ma pure lui. E mo a cosa gli è servito impiccarsi, invece di affrontare la cosa e darsi da fare per cercare una soluzione? Almeno finché c'è vita c'è speranza!».?Sì, la speranza che semini tu e tutti quelli come te!
Comunque non dimenticarlo: tu che ogni giorno con sapienza e meticolosità sentenzi sulla vita altrui, merda sei e merda resterai.
A proposito, durante la quarantena la città non puzzava tanto. Sarà perché eri chiuso in casa?
Tiziana Brunetti
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
6 commenti
Calò Piera
gio 11 giugno 2020 08:58 rispondi a Calò PieraHa descritto perfettamente tutto lo schifo che fa parte dell'essere umano. anche se ci sentiamo lontani dall'essere così. nessuno è scluso nessuno!!!!
Thekap
mer 10 giugno 2020 07:29 rispondi a ThekapFossi un compositore ci metterei una buona musica perche questo è un testo che merita
Erica Saracino
mer 10 giugno 2020 03:59 rispondi a Erica Saracino👍🏻
Antonio Depace
mer 10 giugno 2020 12:00 rispondi a Antonio DepaceCondivido ogni cosa e ci aggiungerei che ognuno ha ciò che si merita e sicuramente noi meritiamo tutto questo e non perché sia sempre colpa degli altri.
Marco
mer 10 giugno 2020 07:15 rispondi a MarcoMi fa schifo leggere tanta "merda" Bla bla bla
Domenico
mer 10 giugno 2020 06:48 rispondi a DomenicoFai molto male, ma dici la verità.