Nino guardava i militari di leva che partivano. Non soffrivano le ristrettezze economiche, anche se la decade giornaliera era di cinquecento lire e un pacchetto di MS ne costava già seicento, non soffrivano la lontananza dalle famiglie, ma straziava loro il cuore la lontananza dalle fidanzate. Lui stava per intraprendere un percorso molto più duro e lungo: come avrebbe reagito? Avrebbe preso quattromila lire al giorno, non fumava e quindi l’economia non sarebbe stata un problema, ma lui viveva per un solo minuto con Lucia, per la sua voce dolce e suadente, per quando lo teneva stretto per consolarlo nei suoi dolori. Alla SAS erano in tanti ad avere questo problema. La sera rimanevano in branda a scrivere chilometriche lettere alle fidanzate. Poi scendevano nell’atrio del battaglione per telefonare, portandosi mezzo chilo di gettoni. La “cabina” era una cupola in cui era installato il telefono, che non lasciava spazio alla privacy. Si smetteva la telefonata solo quando si era consumato fino all’ultimo gettone, ma ne avevano bisogno.
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