Sono passati tantissimi anni da quando il nonno è morto. Cercava di correggerti ed indirizzarti, anche se tu spesso protestavi perché ti pareva che il nonno ti sminuisse. Lui, con la pazienza tipica dei bravi nonni, ti spiegava dov’era l’errore, e tu stavi zitto perché riconoscevi che aveva ragione. A volte però ti diceva cose che non avresti voluto sentire. Il nonno rinunciò ad un certo punto a dirti dov’era l’errore. Tu non volevi sentire rimproveri e il nonno te li dava lo stesso, con uno sguardo triste. Ora vai al cimitero a trovarlo e cerchi ancora quello sguardo, quel rimprovero che ti arrivava al cuore senza parole. A volte pensi che quella cosa l’hai sbagliata perché non hai dato retta al nonno; quell’altra invece l’hai sbagliata perché non c’era più il nonno con i suoi muti rimproveri. Ora sei tu nonno e vorresti essere come tuo nonno, ma i tuoi nipoti dicono che non capisci niente e che parla l’Alzheimer quando apri bocca. Cerchi di conquistarli con la mazzetta, si prendono i soldi e… E tu non riesci a dire le parole che vorresti, perché i tempi sono cambiati.
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