La commissione straordinaria del Comune di Manduria, inviata dal Ministero degli Interni per gestire l’ente dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per ingerenza della criminalità organizzata, in particolare il commissario Raffaele Saladino che svolge le funzioni di sindaco, ha rispettato tutte le disposizioni in materia di nomina dei dirigenti comunali?
Sin dall’inizio ho chiesto l’azzeramento totale dei dirigenti per garantire un effettivo cambiamento in discontinuità con la passata amministrazione. Rispetto a tale esigenza c’è qualcuno che invece è stato addirittura riconfermato dal primo momento sino alla scadenza della gestione commissariale. Il riferimento è piuttosto preciso: riguarda la posizione dirigenziale occupata dal comandante dei vigili urbani, avvocato Vincenzo Dinoi.
Come è noto Dinoi è vincitore di un concorso pubblico, assunto dal Comune il 01/08/2000 nel ruolo di comandante dei vigili urbani, poi con delibera di giunta municipale 208 del 27/06/2001, previa concertazione con i sindacati si ebbe modo di ristrutturare la pianta organica, prevedendo, tra l’altro, per il comandante di Polizia Municipale, l’inquadramento nella prima qualifica dirigenziale. L’amministrazione comunale dell’epoca, preso atto del verbale di conciliazione redatto in data 06/06/2002 presso la Direzione Provinciale Lavoro di Taranto, con delibera di giunta del17/09/2002 ebbe modo di riconoscere giuridicamente ed economicamente il dipendente a tempo indeterminato Dinoi nella prima qualifica dirigenziale. Quindi, senza aver vinto mai un concorso, da circa 17 anni ha svolto sempre le mansioni e percepito lo stipendio da dirigente comunale.
E con l’arrivo dei commissari, non solo non c’è stato l’azzeramento, ma gli incarichi e il potere gestionale dell’avvocato Dinoi sono addirittura aumentati. Tanto è vero che oggi, oltre a svolgere il ruolo di comandante di Manduria ed Avetrana, dirigente dell’Area dei servizi vigilanza, l’avvocato Dinoi ricopre anche il ruolo di dirigente del settore economico finanziario.Altro che cambiamento e rinnovamento della gestione amministrativa.
Una situazione che, comunque, pone degli interrogativi soprattutto se a guidare la macchina amministrativa sono, oggi, rappresentanti dello Stato che dovrebbero garantire la massima trasparenza e legalità: si può essere dirigenti senza aver svolto alcun concorso? Insomma, la posizione di Dinoi dirigente è legittima, oppure no?
A Manduria, pertanto, non solo non è cambiato nulla, forse è pure peggiorato rispetto alla gestione politica (vedi le strade dissestate, sporche e piene di erbacce, scarsa illuminazione pubblica, il degrado del cimitero comunale e la mancanza di cura del verde pubblico), ma permangono forti perplessità anche sulla regolarità degli atti amministrativi correlati.
Arcangelo Durante, ex consigliere comunale
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