Quanto costano alle casse comunali le consulenze legali esterne, le perizie, e le cause risarcitorie intentate da cittadini-utenti che subiscono un danno dovuto all’inefficienza della macchina amministrativa? Un danno all’erario di cui si è sempre parlato ma mai nessuno ha saputo quantificare che poi pagano i cittadini attraverso i tributi o la mancanza di servizi essenziali. Uno spunto alla discussione sul tema, lo offrono due stimati avvocati manduriani che partendo da una condizione divenuta oramai consuetudine a Manduria, una zona della città al buio, esprimono dei giudizi che impongono serie riflessioni. Il primo a parlare è il presidente dell’Associazione Forense Messapica, l’avvocato Antonio Casto che sul suo profilo Facebook ha pubblicato la foto di Piazza della Liberazione senza illuminazione pubblica.
«Questa – scrive - è una foto attuale di Piazza della Liberazione, al buio da oltre una settimana. Zona centrale ad alta densità abitativa; cosa aspetta il Comune di Manduria a provvedere?», si chiede l’avvocato che punta il dito sul vero problema: «Ah già – chiosa -, tanto se si fa male qualcuno ha il perito esterno che fa le indagini istruttorie a pagamento per difendersi in giudizio». Ancora più eloquente la risposta che arriva da una collega del legale, l’avvocatessa manduriana Annalisa Marangella che conclude dicendo: «I soldi per il perito li hanno, mentre per pagare una ditta per la sostituzione delle lampade no». Già. Forse sarebbe ora che qualcuno aprisse il vaso di Pandora degli sprechi risarcitori. Chissà se il dirigente comunale che elargisce incarichi a periti e avvocati, avvocato anche lui (ma guarda un po’), potrebbe essere interessato a farlo?
Nazareno Dinoi
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