E niente, a Manduria è tutto un fiorire di parcheggi riservati a disabili. Bene? Forse, ma, intanto, di questo passo, visto l’invecchiamento progressivo della popolazione, ognuno di noi, fra poco, con questo criterio avrà, raggiunti i limiti di età e inabilità, il suo parcheggio riservato. Ma, un attimo, se stiamo parlando di parcheggi ad personam le disposizioni prevedono quanto segue: “Ai fini della concessione del parcheggio ad personam per disabili occorre che: • il titolare possieda già il contrassegno invalidi (si ricorda che il contrassegno spetta alle persone invalide con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta e alle persone non vedenti, a prescindere dalla titolarità di una patente di guida o dalla proprietà di un automezzo); • che non vi sia spazio di sosta privato accessibile o fruibile (condizione che può essere riscontrata dal Comune); • che il parcheggio si trovi in zona ad alta intensità di traffico (elemento viene valutato dal Comune).
Ora, per quale motivo il Comune di Manduria concede parcheggi riservati ad personam a invalidi che sono già titolari di un parcheggio privato? Come mai in una via che conosco (dove esattamente non ve lo dico), una sosta riservata a invalidi sta proprio di fronte al garage dell’interessato che, quindi, “sparagna” il pagamento del Passo carrabile? Infine una chicca, indice della maleducazione imperante, in Via Cavour c’è un posteggio costantemente occupato dalla stessa persona che lo occupa, appunto, perennemente, alternando alla sosta le sue due auto.
Un giorno o l’altro riprenderò la scena di quando sostituisce le auto e lo metterò in rete. E i Vigili Urbani? Lasciamo perdere. Infine, un appello, se da vecchio dovessi diventare così maleducato e arteriosclerotico, abbattetemi.
Gregorio Pignataro
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