Un altro Natale era all’orizzonte. Ciro e Maila volevano che fosse un natale da ricordare. Avevano comprato un cappone che avevano allevato loro, e a cui avrebbero “fatto onore” il giorno di Natale. Ciro però si sentiva un poco in colpa. Il nonno era all’ospizio e non avrebbe potuto farlo uscire nemmeno il giorno di Natale. Ne andava della serenità familiare. Infatti Maila non voleva che il “vecchiardo” schifasse tutti con i bocconi che gli sfuggivano di bocca, la bava o altre cose. Inoltre avrebbe avuto bisogno di qualcuno che lo accompagnasse in bagno: no! Non si poteva fare. I figli parlavano del Natale come di un giorno in cui si mangiano cose speciali. Dicevano che avrebbero giocato a tombola tutta la notte. Forse sarebbero anche andati alla messa di mezzanotte per farsi notare, ma più che la festa volevano il regalo. Loro ne avevano fatti anche di costosi negli anni precedenti, ed oggi volevano… Peccato che, uno di loro, quando scartarono i regali, trovò la cravatta che regalò allo zio al suo compleanno! Va bene comunque: è Natale.
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