Da ragazzino ti volevi arruolare per fare un mestiere facile, in cui non avresti dovuto sforzarti troppo. Non eri granché come persona, e fosti eliminato da tutti i concorsi escluso uno, e decidesti che avresti cercato una raccomandazione stavolta. Non era una raccomandazione troppo forte, ma, alla fine, riuscisti ad indossare la divisa, non a meritare di essere lo Stato, come sarebbe stato giusto per uno che indossava quella divisa. Adesso accettavi regalie per aggiustare pratiche di qualche conoscente. Lo sapevi che era illegale quello che facevi, ma sapevi anche che ti avevano arruolato solo con la raccomandazione, non certo per i tuoi meriti che, strano a dirsi, esistevano. Era stato legale far passare avanti a te veri e propri storpi, che però erano raccomandati, quando tu facevi i concorsi? La legge non esisteva e tu ti adeguavi. Riuscisti addirittura a diventare onorevole, ad essere tu lo Stato: illuso! Tu non sei lo Stato e non lo sarai mai. Lo Stato è il contadino che si guadagna la vita tra le zolle, non tu che sfrutti a sangue il suo lavoro.
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