Venerdì, 11 Luglio 2025

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L’evoluzione della tecnologia ha permesso anche ai dispositivi acustici di essere sempre più personalizzati e sofisticati e, soprattutto, meno ingombranti

Il bello di sentire bene con le innovazioni nel campo biotecnologico

Esame audiometrico Esame audiometrico | © La Voce Di Manduria

Nessuno si vergogna a indossare un paio di occhiali, tanti invece rifiutano di portare un apparecchio acustico se non sentono bene: per paura, per pudore o semplicemente perché non conoscono il loro stato uditivo non avendo mai fatto una vera visita di controllo della propria funzione uditiva trascurando anche i primi avvisagli.

Così in media trascorrono anni, tra la non curanza dei primi sintomi di deficit uditivo e la necessità di indossare apparecchi acustici, oggi sempre più discreti ed efficaci. La perdita dell’udito, più precisamente l’ipoacusia, è molto comune tra gli anziani ma può colpire anche giovani e perfino neonati. L’Italia è in estremo ritardo riguardo la prevenzione e la conoscenza sull’ipoacusia: nel resto d’Europa il 40% della popolazione conosce la figura dell’audioprotesista e si è già tutelata ricorrendo almeno una volta a una visita di assistenza sanitaria uditiva ricevendo consulenze sui migliori apparecchi da indossare.

L’evoluzione della tecnologia ha permesso anche ai dispositivi acustici di essere sempre più personalizzati e sofisticati e, soprattutto, meno ingombranti. Tra il 2021 e il 2022 le più importanti case produttrici mondiali come Signia e Widex hanno fatto grandi investimenti nella ricerca e nello sviluppo della soluzione acustica migliore lanciando sul mercato degli ottimi dispositivi. Il costo di questi dispositivi può essere in apparenza un ostacolo: le fasce di prezzo variano infatti dai trecento a più di tremila euro. Sono interessanti però le detrazione apparecchi acustici, agevolazioni fiscali pari al 19% del costo sostenuto richiedibili tramite dichiarazione dei redditi.

Tutto sostenuto da un'assistenza sanitaria competente e da diverse soluzioni di finanziamento, di coperture assicurative e di altre modalità di dilazione a partire da 52,00 euro al mese. I servizi gratuiti previsti da Ear Pros comprendono una consulenza e una prova dell’apparecchio per trenta giorni godendo sin da subito delle sue funzionalità, il controllo dell’udito programmato almeno una volta all’anno, la revisione, il controllo, la pulizia, l’assistenza, l’assicurazione e la garanzia della tecnologia. Inoltre, il sistema sanitario prevedere un contributo da destinare a specifiche categorie per l’acquisto totale o parziale dei dispositivi acustici tra cui i minorenni, a prescindere dal grado di ipoacusia rilevato, le persone con invalidità accertata e una riduzione di ⅓ della capacità lavorativa, i pazienti ricoverati in strutture sanitarie accreditate (sia pubbliche sia private), gli invalidi del lavoro possono richiedere la fornitura a carico dell’INAIL e gli invalidi civili per ipoacusia, invalidi di guerra e di servizio. 

I fattori che influenzano il costo di questi apparecchi sono tanti, in primis l’avanguardismo tecnologico e le diverse funzionalità innovative e personalizzabili come la riduzione del rumore ambientale, le modalità wireless, il Telecoil, la presenza di telecomandi, la potenza della batteria, la sensibilità, le dimensioni, la direzionalità dei microfoni, e ancora il materiale stesso di produzione che determina la resistenza e la durata del prodotto superiore ad altri dispositivi. Tutti aspetti che hanno un costo, a patto di ottenere tanti vantaggi che restituiscono un tale benessere auditivo da sentirsi ripagati e appagati. Oggi in commercio in Italia ne esistono diversi per modello, prezzo, dimensioni, qualità, funzionalità, visibilità e posizionamento nell’orecchio.

Mettiamoli a confronto. Innanzitutto i principali apparecchi acustici si distinguono in BTE, RITE (o RIC) e gli ITE, ovvero i retroauricolari che sono posti dietro l’orecchio, gli endoauricolari completamente invisibili e interni, e i retroauricolari con ricevitore nel condotto uditivo.

I BTE, gli apparecchi acustici retroauricolari, sono i dispositivi più tradizionali, facili e comodi da indossare e ideali per le persone con una perdita uditiva profonda. Sono caratterizzati da un guscio esterno dietro l’orecchio e da un micro auricolare (realizzato su misura) inserito all’interno del condotto uditivo attraverso un tubicino trasparente. Tra gli apparecchi Signa BTE troviamo la Signia Motion Nx che propone un’ottima esperienza di ascolto, ha una batteria duratura ed è molto potente. È facile da pulire e regolare e possiede inoltre l’assistenza da remoto con Signia Telecare. Lo svantaggio più evidente di questo modello acustico è sicuramente la sua dimensione non trascurabile. È preferibile infatti avere molta cura di questi apparecchi sensibili.

 Sempre con tecnologia BTE, esistono dispositivi di ultima generazione con connettività Bluetooth incorporata, tante possibilità di personalizzazioni, più di sessanta ore di autonomia con una sola ricarica, tra queste Signia Motion X che presenta tutti questi elementi. A proposito di gravi perdite uditive e d'incapacità di sentire in modo tridimensionale, la casa produttrice Widex, la più importante al mondo e anche quella che ha prodotto il primo apparecchio acustico nel 1995, ha lanciato il Super S4-VSD che permette all’ascoltatore di localizzare i suoni e, attraverso la soluzione Audibility Extender, di sentire le conversazioni anche in ambienti rumorosi alzando il livello del parlato sopra della soglia uditiva migliorando così l’esperienza di ascolto. Questo modello comprende anche un programma chiamato Zen+ che riproduce dei rilassanti suoni tonali che riducono l’effetto dell’acufene.

Gli apparecchi acustici retro auricolari RITE, invece, sono più piccoli, discreti e meno evidenti del tradizionale BTE: si dispongono sempre dietro l’orecchio e sono collegati da un filo sottile (protetto da un piccolo tubo in silicone trasparente) con un ricevitore a chiocciola, molto piccolo, messo all’interno dell’apertura del condotto uditivo. La Signia Pure 312X rientra in questa categoria con sensori acustici sensibili. Tra i modelli della WIdex, quello con le dimensioni più piccole si chiama invece Unique Passion RIC e possiede tantissime funzioni eccezionali, come lo streaming a mani libere per telefonare, l’algoritmo Soft Level Noice Reduction per regolare i rumori di fondo, come quello del vento o dei fischi e tutte le interferenze indesiderate e, addirittura, un sistema di eliminazione del feedback.

Insomma, se senti meglio, vivi meglio, ma il nostro Paese sa molto poco su questi apparecchi acustici e conosce meno di tremila audioprotesisti cui affidarsi. Alba Guidomei, Riccardo Gili, Alessandro Monti e Robert M. Traynor sono tra questi tecnici italiani del team Ear Pros che aiutano a far riacquistare pezzi di vita perduti e a vivere a pieno ogni momento della vita.

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