
Robotizzare un impianto industriale significa snellire le operazioni, eliminare quasi del tutto il margine di errore e ottimizzare l'intera filiera produttiva, diventando di fatto più competitivi.
Soprattutto nel campo dei metalli e della loro lavorazione, dalla fusione alla sbavatura, un impianto di questo tipo aggiunge valore e sicurezza, specialmente se realizzato su misura, affidandosi a realtà di riferimento del settore.
Ne costituisce un esempio Trebi, che mette a disposizione soluzioni altamente performanti per l’automazione dei processi industriali. Come si legge sul blog ufficiale di quest'azienda, la scelta della macchina dipende dalla tipologia di metalli che si trattano, dalla quantità di pezzi da produrre giornalmente e anche dalla varietà di rifiniture da effettuare.
Tutti i vantaggi di un impianto robotizzato
Un impianto robotizzato, dunque, soprattutto se chiuso elimina le maggiori componenti di rischio: in una fonderia, la prima è rappresentata dal calore che arriva anche oltre i mille gradi centigradi. Sempre nell'ambito della Direttiva Macchine predisposta dall'UE, ogni macchinario deve avere regolare certificazione CE e produrre il minimo inquinamento acustico possibile.
In tal senso, esso è definito in base a ben tre soglie differenti che vanno dagli 80 agli 87 decibel e in un sistema chiuso di certo è molto più semplice applicare tale normativa. Sempre per quanto concerne la sicurezza, viene praticamente azzerato anche il rischio all'esposizione a polveri sottili e sostanze chimiche potenzialmente dannose.
Queste isole robotizzate hanno un display esterno che ha comandi facilmente gestibili dall'operatore e che consente anche di regolare il macchinario perché esegua tutte le operazioni anche in maniera programmata. In tal senso, si possono sfruttare persino le ore notturne, al fine di rendere operativa l'azienda anche in caso di ordini urgenti o competitiva sulle grandi quantità.
I robot che eseguono tagli e lavori di finitura, inoltre, sono spesso realizzati in modo tale da limitare le vibrazioni e quindi la possibilità di errore, con un rapporto qualità/tempo migliorato. Anche lo spreco di materiale, spesso frutto di involontario errore umano, risulta minimo o persino o.
Campi di applicazione e rifiniture più usate
I campi di applicazione sono molteplici e vanno dai produttori di rubinetteria a quelli di componenti singole per altri dispositivi più grandi, ove la perfezione di un ingranaggio diventa fondamentale. Nautica, elettronica, edilizia, automotive e meccanica sono altrettanti settori in cui includere macchinari robotizzati.
Uno dei primi dispositivi che si possono creare con un impianto robotizzato in una fonderia è la cosiddetta materozza, ovvero lo stampo stesso in cui viene colato il metallo fuso. Successivamente, vi sono tutti i passaggi successivi relativi alla sbavatura, ovvero l'eliminazione di materiale in eccesso con precisione millimetrica: la carteggiatura, ad esempio, prevede spesso l'uso di sostanze chimiche specifiche, mentre per la smerigliatura occorrono bracci robotici dotati di nastri abrasivi o lame dedicate.
La sabbiatura, invece, impiega proprio materiali come la sabbia per lucidare e impedire alla ruggine di agire. La lucidatura, dedicata in special modo all'acciaio di tipo inox, rende invece le superfici particolarmente specchiate e protegge anche l'elemento da agenti esterni. Al contrario, la satinatura conferisce un aspetto opacizzato che spesso è preferibile per coprire i piccoli difetti di fabbricazione.
Come suggerisce il nome, la ramatura applica uno strato di rame molto sottile, rifinitura spesso dedicata a elementi elettrici ed elettronici al fine di ottenere una migliore conduzione. Non mancano, infine, zincatura e verniciatura, entrambi protettivi e nel secondo caso anche con funzione decorativa.
A seconda della tipologia di rifinitura necessaria, il macchinario si può comporre di un singolo robot, oppure di più elementi posti in maniera consequenziale per sopperire alle specifiche esigenze di ogni azienda. Esistono anche impianti in grado di rispondere a esigenze di confezionamento prima che i prodotti lascino la fonderia per essere commercializzati.
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