Il mancato riconoscimento di tutte le donne e uomini che si sono impegnati durante l’emergenza Covid è solo l’ennesimo esempio del fallimento delle politiche sanitarie dell’assessore alla sanità nonché governatore Emiliano. Alle parole, troppe, non sono seguiti i fatti.
Parliamo di volontari: autisti e soccorritori del SET 118 che ogni giorno con dignità hanno prestato la loro opera a servizio della comunità, senza mai lamentarsi. Parliamo di persone che più di altre hanno rischiato e si sono esposte durante la prima ondata covid considerando la penuria di dispositivi di protezione riscontrata all’inizio della pandemia. Le stesse persone che nonostante le condizioni difficili in cui si chiedeva loro di operare , hanno speso soldi per dormire fuori dalle loro case allo scopo di tutelare i propri cari; si perché molti di loro hanno famiglia, figli, mogli, mariti, compagne e compagni, ma nessuna tutela.
Mi chiedo, se qualcuno di loro si fosse ammalato gravemente o peggio avesse perso la vita a seguito dell’infezione chi avrebbe pensato alle loro famiglie? Quali garanzie vengono offerte pertutelare questi volontari soccorritori? Se li avete chiamati eroi allora, lo erano prima, lo sono ora e lo saranno sempre e come tali vanno trattati. L’unico “premio covid” che queste ragazze e questi ragazzi hanno chiesto a gran voce e meritano e di cui voglio farmi cassa di risonanza , si chiama lavoro, stabilità futuro. Non occorrono medaglie sul petto ma fatti, poiché quei volontari sono gli stessi che scenderanno in campo anche domani con coraggio e spirito di abnegazione e devono essere valorizzati ora e non alla prossima campagna elettorale! È impensabile accettare che uno dei pilastri fondamentali del SSN quale il 118 è, sia sostenuto principalmente, in una regione come la nostra da volontari, mediante una politica deprecabile che sfrutta la disperazione, il bisogno e l’incertezza delle persone al fine di mandare avanti con mille sforzi un intero sistema di emergenza territoriale. Di fatto ci troviamo di fronte ad un nuovo caporalato che va immediatamente risolto qualsiasi sia il costo.
Potenziare il SET 118 significa tutelare un maggior numero di cittadini. Le risorse umane ci sono e si chiamano volontari soccorritori ed infermieri precari.
Pierdavide Calabretti Candidato circoscrizione di Taranto nella lista Lavoro Ambiente Costituzione
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2 commenti
Gennari vincenzo
lun 31 agosto 2020 07:46 rispondi a Gennari vincenzoParole sante...ma sembra che i vertici usl non comprendono e Emiliano non interviene ......domanda chi andrà a votare??
Domenico
lun 31 agosto 2020 06:02 rispondi a Domenico133 Certamente va tutto l'apprezzamento e la riconoscenza dei cittadini e delle autorità ai volontari che ogni giorno dedicano il loro tempo a svolgere una delle funzioni vitali nel funzionamento dell' emergenza sanitaria e altro. In Italia, ma non solo, al volontariato si dedica una parte del tempo libero o tutto, se uno è disoccupato e vuole impiegare generosamente la parte di giornata forzatamente disponibile. Rischi e infortuni connessi all'attività svolta, sono coperti da una apposita assicurazione. Spesso, l'aver offerto il proprio servizio al 118, costituisce, giustamente, titolo preferenziale per concorsi pubblici e selezioni private. Non trasformiamo il nobile e generoso volontariato in opportunismo...