
C’è allarme a Sava per un disavanzo nei conti del Comune pari a 979mila euro. A preoccuparsene, temendo un dissesto finanziario dell’Ente, sono i consiglieri comunali di minoranza, Fabio Pichierri, Giuseppe brigante e Arturo De Cataldo, che hanno votato contro l’approvazione del rendiconto di gestione del 2019. Un buco nei bilanci che i tre consiglieri attribuiscono ad una «gestione allegra della spesa negli anni».
I tre dell’opposizione contestano anche la decisione del sindaco Dario Iaia di coprire tale disavanzo con quote da euro 65.000 spalmate in 15 anni. «Una pesante ipoteca sull’azione amministrativa futura savese per i prossimi 15 anni che sommata alla rinegoziazione dei mutui in capo all’Ente sino al 2043 – scrivono i consiglieri - porta potenzialmente ad una paralisi futura del Comune di Sava».
Sulla possibilità di spalmare il disavanzo in 15 anni, scrivono ancora i consiglieri di opposizione, la Corte dei Conti avrebbe sollevato questione di legittimità costituzionale che «qualora confermata dalla Corte Costituzionale – sottolineano - vedrebbe il Comune di Sava nell’impossibilità di dare copertura all’enorme disavanzo, e quindi prossimo al dissesto».
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1 commento
Marco
lun 20 luglio 2020 08:58 rispondi a MarcoE nisciunu n ceti colpevole