La Procura generale presso la Corte d’Appello di Taranto ha revocato gli arresti domiciliari, concessi per motivi di salute il 26 marzo scorso, all’ergastolano tarantino, Francesco Barivello. Il pregiudicato deve scontare il carcere a vita per numerosi reati anche di stampo mafioso, tra i quali l’omicidio dell’agente della polizia penitenziaria, Carmelo Magli, avvenuto a maggio del 1994.
Questa mattina i poliziotti della Squadra Mobile di Taranto lo hanno rintracciato presso il suo domicilio, al quartiere Tamburi e dopo le formalità di rito lo hanno accompagnato nel carcere di Lecce.
L’ergastolano tarantino era tra i nomi dei numerosi detenuti scarcerati con provvedimenti dei giudici di sorveglianza per l’emergenza coronavirus motivo di polemiche in campo nazionale. La sua posizione è stata oggetto di valutazione anche in sede di apposite riunioni svoltesi presso la Prefettura di Taranto alla luce anche dell’evoluzione della situazione epidemiologica.
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