Un delegato sindacale della Fim di Taranto è stato aggredito poco fa all’uscita dello stabilimento ex Ilva da un cassaintegrato che lo ha colpito con un pugno e cercato di ferire con un coltello. Ne ha dato notizia il sindacato con un comunicato stampa in cui si condanna il gravissimo atto.
«Il nostro giovane delegato, alla fine del turno di lavoro, alle ore 15 – scrive il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli - è stato aggredito con un pugno alla testa. Un’altra RSU Fim - Cisl per fortuna è intervenuta immediatamente evitando che proseguisse l’aggressione. Non contento – prosegue la nota - l’aggressore ha preso un coltello nell’intento di lanciarlo al nostro delegato. Non riuscendoci si è recato verso la sua auto dalla quale ha prelevato una spranga cercando di raggiungere nuovamente il nostro delegato, senza colpirlo».Per il sindacato di categoria, quanto accaduto «è la diretta conseguenza del clima d’odio di chi continua ad alimentare strumentalmente paura e tensione tra i lavoratori mettendoli uno contro l’altro. E’ il risultato – prosegue lo scritto - di chi sulle difficoltà dei lavoratori in Cassa Integrazione cerca di creare consenso perverso figlio di una storia che pensavamo sepolta da anni . È di questa mattina un comunicato della nostra struttura territoriale di Taranto che esprimeva la preoccupazione per il clima in azienda, in particolare, per le difficoltà dei lavoratori in amministrazione straordinaria».
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