La vendemmia dell’uva ai primi del Novecento, quando a tagliare l’uva erano quasi esclusivamente le donne e sempre le donne portavano in spalla le grosse ceste piene di grappoli che l’uomo afferrava e svuotava nel tino poggiato sul traino con il cavallo pronto a partire appena pieno.
Quando per tagliare i grappoli non c’erano ancora le forbici ma taglienti e pericolosissimi coltelli-roncola. Quando si vendemmiava sotto allo sguardo vigile del padrone o dell’antera che valutava le performance delle operaie e sceglieva quali tenere e quali lasciare a casa il giorno dopo. Quando il lavoro tra i filari era scandito dal canto di un cantore pagato dal padrone per distrarre le menti dalla fatica.
La vendemmia dell’uva quando la si pigiava con i piedi e con degli attrezzi si separavano manualmente gli acini dalla raspa. Allora i palmenti e le strade si inondavano di profumo di mosto che durava sino a novembre. Quando gli unici mezzi di trasporto erano i traini dalle ruote altissime tirati da cavalli che tracciavano il loro cammino con gli escrementi fragranti di paglia umida.
C’è tutto questo nell’eccezionale documento videografico di una vendemmia a Marsala, in Sicilia, pubblicato sul canale Youtube di Zankle Tube. Si tratta di un cortometraggio realizzato nel 1929 dal Ministero dell’Agricoltura francese. L’ambientazione è siciliana ma sicuramente le gesta e le usanze sono quelle di tutto il Meridione italiano e del Salento in particolare.
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2 commenti
Dan
gio 16 settembre 2021 05:18 rispondi a DanOra invece le ragazze fanno pose su Instagram e video dementi su tik tok
giorgio sardelli
mer 15 settembre 2021 06:11 rispondi a giorgio sardellioltre all'antera il padrone che sorvegliava c'era una persona piu anziana che controllava se era stato dimenticato qualche grappolo raccogliendo gli acini se cadevano a terra