Sabato, 5 Luglio 2025

Politica

L’altro ieri sera l’ennesimo tavolo del centrosinistra, riunito dal suo «delfino», Mancino, si è concluso con una fumata nera...

Si mette male la candidatura di mister Proloco

Domenico Sammarco Domenico Sammarco | © Google

Il presidente della Proloco, Domenico Sammarco, vuole fare a tutti i costi il sindaco e per questo sta muovendo tutte le possibili pedine a suo favore. Sinora le uniche sicure sono quelle del comandante dei vigili e super dirigente comunale, Enzo Dinoi, suo cugino diretto e Tullio Mancino. Il comandante Dinoi sta sponsorizzando in maniera plateale e incisiva il suo parente (che da sindaco gli risolverebbe finalmente la sua fastidiosa posizione di dirigente atipico sanandola una volta per tutte); il giovane fondatore di Manduria Lab lo sta facendo altrettanto aspirando, in caso di vittoria del suo candidato, alla presidenza del Consiglio. Altre pedine forti che si sarebbero dichiarate apertamente pro-Sammarco, sono i due ex piddini, Gianni Vico e Emiliano Pacifico che dopo un lungo periodo di letargo stanno riprendendo l’attività politica.

Per il resto, la strada per il numero uno della Proloco è tutta in salita. L’altro ieri sera l’ennesimo tavolo del centrosinistra, riunito dal suo «delfino», Mancino, si è concluso con una fumata nera. Nessuno esponente dei partiti e movimenti presenti, ad eccezione di Manduria Lab e Manduria Migliore, ha dato il via libera alla candidatura. I rappresentanti presenti di Liberi e uguali (Maria Calò), Partito democratico (Maria Grazia Cascarano) e La Città che Vogliamo (Pasquale Lonoce), hanno tutti fatto intendere di non gradire il nome di Sammarco. Costoro non hanno gradito la sgarbatezza dei proponenti di convocarli mettendoli di fronte un nome già confezionato. «Sarebbe stato più corretto parlare prima di programmi e di coalizioni offrendo ad ognuno, una volta definite le prime due questioni, la possibilità di fare proposte proprie», è stato il commento condiviso. Un errore strategico, uscire allo scoperto così prematuramente, che a Sammarco potrebbe costare l’agognata candidatura. A remargli contro sarebbe anche il mondo associativo e di categoria. La sua figura, a parte i suoi fedelissimi della Proloco e l’amico Dario Daggiano di Confcommercio e presidente del Gal, non pare trovi molti adepti nelle altre associazioni di categoria.

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6 commenti

  • lorenzo
    sab 16 novembre 2019 08:41 rispondi a lorenzo

    Il Comandante Dinoi, farebbe cosa gradita e sensata, a togliersi la divisa e candidarsi direttamente. La cittadina di Manduria, sarebbe orgogliosa di essere amministrata da un uomo serio, preparato e conoscente di tante, tante ma tante cose. I fatti del suo operato ad oggi ne farebbero un curriculum superlativo.

    • Tom61
      dom 17 novembre 2019 12:21 rispondi a Tom61

      Scusami Lorenzo non ho capito se è una battuta o un dato di fatto

      • lorenzo
        dom 17 novembre 2019 02:58 rispondi a lorenzo

        Ovviamente é un dato di fatto che sia una battutona

  • giorgio sardelli
    sab 16 novembre 2019 04:37 rispondi a giorgio sardelli

    Comunque sia, ci stiamo rivoltando tra le robbe usate nomi freschi e nuovi non se ne sentono. Apro una parentesi, nell'articolo si parla del comandante Dinoi che sponsorizza il parente, ma sbaglio ho i vigili urbani sono neutrali alla politica come tutti gli altri militari!!!

  • Tom61
    sab 16 novembre 2019 03:46 rispondi a Tom61

    Se prima avevo dei dubbi su chi esprImere la mia preferenza ora ho della certezze

  • DEMETRIO SAMMARCO
    sab 16 novembre 2019 11:48 rispondi a DEMETRIO SAMMARCO

    Non e' mai stata un mistero l'ambizione alla carica di Sindaco di Domenico Sammarco come di tanti altri i cui nomi circolano da tempo (veri o presunti tali). Faccio sommessamente notare, mentre si parla dell'Avv. Sammarco, che non fa mistero di volersi candidare, che in tutta la ridda di nomi che circolano non c'e' ancora nessuno che si e' fatto avanti ufficialmente (troppo presto?). Generalmente, la prassi politico-elettorale ci insegna che quando si sbatte sul giornale un nome o se ne parla con tanto anticipo lo scopo e' quello di "bruciarlo". E il fatto che, come spiega l'articolo, il candidato abbia avuto un diniego da piu' parti corrobora questa tesi. Inesperienza del candidato o eccessiva fretta ed arrivismo? Entrambi potranno costar caro. Faccio un augurio all'Avv. Sammarco.

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