L’audizione sull’argomento «depuratore» avuta l’altro ieri nella quinta commissione consiliare della Regione Puglia, sta demarcando meglio i fronti del Si e del No all’opera secondo i programmi conosciuti. A dirsi favorevoli all’apertura del cantiere in zona Urmo-Specchiarica, sono stati tutti i consiglieri regionali che hanno preso parte a quell’incontro: i grillini Marco Galante e Cristian Casilli, Francesco Ventola e Renato Perrini di Direzione Italia, Francesca Franzoso di Forza Italia e Luigi Morgante di Area Popolare; con il sindaco di Sava, Dario Iaia e il commissario straordinario del comune di Manduria Luigi Cagnazzo. Era già nota, invece, la posizione favorevole dell’assessore regionale; Cosimo Borraccino di Liberi e Uguali- Progressisti.
A livello locale, invece, gli unici ad esporsi pubblicamente per dire No all’ipotesi confezionata a livello regionale, sono stati sinora il comune di Avetrana, il comitato spontaneo ambientalista di Avetrana, il movimento Manduria Noscia, i Verdi di Manduria e l’onorevole Anna Macina del M5S (in contrasto con i suoi del regionale). Silenzio da tutti gli altri. I grillini Messapici in evidente imbarazzo per non sapere da che parte stare, il Partito democratico che sembra essere svanito nel a, salvo a comparire quando si apre una qualsiasi urna, scomparsi tutti gli ex consiglieri comunali e amministratori vari fatta eccezione per Arcangelo Durante.
Oggi pomeriggio alle 16 è previsto un incontro ad Avetrana tra amministratori locali e movimenti ambientalisti dei due comuni (Manduria Noscia e Comitato per la Difesa del Territorio e del Mare di Avetrana) per decidere un alinea comune alla luce degli ultimi sviluppi.
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