Dopo quasi dodici ore di interruzione dell’energia elettrica in diverse aree dell’abitato di Manduria dovuta ad un guasto della rete di media tensione, le attività commerciali e le famiglie fanno i conti con i danni e i grandi disagi sopportati. L’interruzione della catena del freddo delle attività di vendita ma anche nelle civili abitazioni, ha mandato al macero grosse quantità di prodotti alimentari deperibili.
Per non parlare delle tante ore passate al buio e all’afa non potendo utilizzare ventilatori o altri sistemi di refrigerazione. Nei condomini e negli appartamenti con deposito idrico è mancata anche l’acqua per lavarsi.
I tecnici di E-Distribuzione hanno lavorato per tutta la notte per riparare il guasto e per tamponare il disservizio con l’impiego di grossi gruppi elettrogeni che hanno assicurato il servizio solo in alcuni quartieri della città. L’attraversamento dei cavi dai gruppi alle cabine elettriche ha poi causato il blocco del transito in alcune strade principali di Manduria come la centralissima via Roma nel tratto compreso tra il rondò del bivio per Uggiano Montefusco sino al Famila.
Danni e nervosismo a non finire che hanno prodotto una diffida. Ad occuparsene è stato il gruppo consiliare dei Progressisti, firmatari di una diffida indirizzata a E-Distribuzione e per conoscenza al prefetto di Taranto, allo Sportello per il consumatore di energia presso l’acquirente unico e all’autorità di regolazione per energia reti e ambiente.
«Tali disservizi, oltre che a provocare danni economici alle attività commerciali che non hanno potuto offrire ospitalità alla clientela e l’ammaloramento delle merci deperibili – si legge nella lettera - hanno provocato stati d’ansia nell’utenza privata con alcune conseguenze anche di carattere sanitario, stante l’impossibilità con il caldo estivo di poter utilizzare impianti di condizionamento, nonché l’impossibilità, ancor più grave, di utilizzare macchinari elettromedicali per soggetti con problemi di salute».
I firmatari della diffida, i consiglieri comunali Domenico Sammarco e Gregorio Gentile, ricordano come già negli scorsi anni si sono avuti casi simili, attestando con questo «problematiche tecniche sugli impianti di trasporto di energia che ad oggi, quindi, non risultano essere stati rispristinati, con buona pace dei diritti dei cittadini che, invece, regolarmente, provvedono al pagamento dei consumi delle proprie utenze».
Chiedendo il ripristino del guasto e il potenziamento della rete, i Progressisti chiedono a titolo di risarcimento del danno «una ipotesi di accredito forfettario una tantum sulla prossima emissione di fattura dei cittadini manduriani, a titolo di ristoro compensativo».
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2 commenti
Walter
ven 6 agosto 2021 05:01 rispondi a WalterGrazie di esistere, dopo tanti letarghi o Menefrechismo, c'è qualcuno che si occupa del cittadino Un grazie a Sammarco e Gentile
Egidio Pertoso
gio 5 agosto 2021 09:08 rispondi a Egidio PertosoDopo il letargo un risveglio che vuol essere bellicoso. I ristori economici non servono ( tanto... siamo sempre noi a pagarli sulle bollette!). Individuare i responsabili che hanno incompetenza ed il vizio di lasciarci fuori dal vivere civile e considerarci extraterrestri .Indicare ai padroni dell'energia che qui siamo ricchi delle rinnovabili, non a caso si dice: SALENTO: LU MARI, LU SOLI E LU JENTU. Se al bisogno...ritornino a studiare.