«Il Comune renda pubblico l’elenco degli immobili di sua proprietà concessi a privati, associazioni e organismi in genere». E’ la richiesta del movimento politico «Azione Messapica» che affida all’architetto Andrea Casto l’azione di trasparenza che l’amministrazione comunale non ha mai fatto. La proposta della formazione politica rappresentata in Consiglio comunale dall’avvocato Dario Duggento, nasce dalla pubblicazione su La Voce di Manduria della notizia sull’avviso pubblico aperto dalla Prefettura di Taranto per la ricerca di locali dove trasferire gli uffici del Commissariato di Polizia di Manduria sotto sfratto esecutivo per fine locazione.
«Come ho detto milioni di volte – scrive Casto – perché non pubblicano sul sito ufficiale del Comune tutte queste bellissime concessioni di beni pubblici per vedere a che condizioni sono state sottoscritte e soprattutto se sono scadute, se si paga l'affitto eventuale, se sono decadute per mancato rispetto dei patti?». L’architetto si riferisce a «chioschi, locali, immobili in mano a privati e di cui i cittadini non possono conoscere a. E’ assurdo», conclude.
«Il Comune renda pubblico l’elenco degli immobili di sua proprietà concessi a privati, associazioni e organismi in genere». E’ la richiesta del movimento politico «Azione Messapica» che affida all’architetto Andrea Casto l’azione di trasparenza che l’amministrazione comunale non ha mai fatto. La proposta della formazione politica rappresentata in Consiglio comunale dall’avvocato Dario Duggento, nasce dalla pubblicazione su La Voce di Manduria della notizia sull’avviso pubblico aperto dalla Prefettura di Taranto per la ricerca di locali dove trasferire gli uffici del Commissariato di Polizia di Manduria sotto sfratto esecutivo per fine locazione.
«Come ho detto milioni di volte – scrive Casto – perché non pubblicano sul sito ufficiale del Comune tutte queste bellissime concessioni di beni pubblici per vedere a che condizioni sono state sottoscritte e soprattutto se sono scadute, se si paga l'affitto eventuale, se sono decadute per mancato rispetto dei patti?». L’architetto si riferisce a «chioschi, locali, immobili in mano a privati e di cui i cittadini non possono conoscere a. E’ assurdo», conclude.
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3 commenti
Marco
ven 26 marzo 2021 02:39 rispondi a MarcoE chissà se non sono nati dei B&B...??
Antonio Ruggero
gio 25 marzo 2021 02:51 rispondi a Antonio RuggeroNon lo sapremo mai. La storia del palazzo delle Servite dato al Gal, con un affitto modestissimo avebbe dovuto insegnarci qualcosa. Fu fatto " motu proprio" senza bandire una gara per consentire ad altri Enti/Associazioni, di partecipare.
Egidio Pertoso
gio 25 marzo 2021 01:45 rispondi a Egidio PertosoSarebbe ora! Un po' di fastidio per i dipendenti comunali del ramo, durante la pausa caffe', e si farebbe un censimento dettagliato del patrimonio immobiliare del comune, cioè dei cittadini. Sarebbe il caso, altresi', verificare lo stato di tutte quelle strutture ( asili, scuole, uffici) iniziate decenni orsono al fine di un loro recupero stante il denaro pubblico speso vanamente.