Inizia con i primi intoppi la presidenza del Consiglio comunale di Manduria affidata al consigliere Gregorio Dinoi che già alle prime due assemblee ha collezionato tre esposti indirizzati al Prefetto di Taranto. Le prime due firmate da tre consiglieri di minoranza e la terza dalla sezione manduriana del Codacons. Tutte e tre contengono accuse di discrezionalità, cattiva applicazione di norme contenute nel Testo unico sugli enti locali, di inosservanza dei regolamenti interni e limitazioni all’accesso del pubblico alle attività amministrative.
Le prime due contestazioni sono partite quasi contemporaneamente ma per episodi. Gli autori sono il consigliere comunale Mimmo Breccia del movimento civico «Manduria Noscia» e i due consiglieri del gruppo Progressista, Domenico Sammarco e Gregorio Gentile.
Il primo denuncia la sua cacciata dall’aula nel corso di una seduta consiliare nel momento in cui l’assemblea doveva discutere un punto all’ordine del giorno relativo ad una sua supposta incompatibilità.
Al consigliere Breccia che aveva una pendenza tributaria con l’ente risolta tre giorni prima che si riunisse la seduta, sarebbe stato impedito di prendere parte alla discussione sull’avvio di procedura della sua contestata incompatibilità. Secondo il consigliere che effettivamente non ha potuto prendere parte a quella discussione perché invitato a lasciare la sala, il presidente avrebbe confuso l’astensione dal voto di un consigliere di fronte ai casi di comprovato conflitto dii interesse, con l’abuso di allontanarsi dall’aula impedendogli, di fatto, ogni possibilità di difesa. In effetti in sua assenza non ha potuto dimostrare al resto dei consiglieri l’avvenuto saldo del debito vantato dall’ente con regolare notifica della quietanza di pagamento (circa 700 euro), cosa di cui il presidente Dinoi, sostiene Breccia, era a conoscenza.
I progressisti lamentano invece la presunta incapacità del presidente del Consiglio di condurre democraticamente l’assemblea. Dinoi è accusato in particolare di non dare la parola quando è dovuta e di commentare e interrompere in maniera pretestuosa gli interventi dei consiglieri. Ancora più grave l’episodio descritto nella segnalazione dei Progressisti al Prefetto secondo cui il presidente avrebbe arbitrariamente soppresso la possibilità di discutere il punto all’odine del giorno riguardante le linee programmatiche di mandato del sindaco.
La contestazione dell’organismo per la difesa dei diritti degli utenti e dei consumatori, Codacons, riguarda infine il diniego del presidente Dinoi alla richiesta di una webTv locale disposta a trasmettere gratuitamente la diretta streaming delle sedute delle commissioni consigliari pubbliche e dare così la possibilità di partecipazione ai cittadini impediti dalle restrizioni pandemiche. «La richiesta di trasmettere sul web la diretta delle Commissioni consiliari – scrive nella lettera il referente cittadino del Codacons, l’avvocato Antonio Casto - è giuridicamente fondata e merita di essere accolta per fornire un servizio gratuito ai cittadini in quanto il regolamento comunale vigente prevede espressamente la pubblicità delle sedute delle commissioni».
N.Din.
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7 commenti
Antonio
ven 26 febbraio 2021 11:17 rispondi a AntonioIl problema è solo uno, che questa zimarra è rimasta alla loro prima legislatura,quando come consiglieri era gente appena con la terza media “con tutto rispetto” quindi loro facevano quello che volevano...fatevi raccontare dai vecchi consiglieri come quando il gatto e la volpe “ Pecoraro e Dinoi “ dovevano prendere decisioni cosa facevano, si chiudevano nella stanza e decidevano il da farsi e poi obbligavano i poveri consiglieri a votare quello che loro due avevano deciso.... Ora la musica è cambiata contro di loro ci sono persone con gli attributi,quindi spero che fra poco questo grande circo verrà demolito e i Manduriani pecoroni capiranno e voteranno x il cambiamento di questa bella città.
Manduriano
dom 28 febbraio 2021 07:34 rispondi a MandurianoCaro Sig. Antonio, concordo con quanto hai scritto. I cittadini avevano l'opportunità di scegliere il cambiamento già alle scorse elezioni (la scelta era tanta e di tutti i colori politici), ma hanno preferito il vecchio sperando per il bene, ma stiamo vedendo già i risultati. pecoaro è stato bravo a convincere ma non ha fatto i conti che in consiglio c'è, comunque, gente che esige trasparenza in tutto e c'è gente che non dice sempre si e sopratutto non è obbligata a dire si. Spero comunque in una Manduria migliore, chissà quando... forse con il prossimo sindaco!!!
Egidio Pertoso
ven 26 febbraio 2021 07:29 rispondi a Egidio PertosoE che facciamo...? Siamo usciti da poco da un commissariamento e mo' rischiamo un altro scioglimento, questa volta per comportamenti antidemocratici ( si ricordi che la nostra è una repubblica democratica). E così da scioglimento a scioglimento, si sa bene dove si và a finire...!
Walter
ven 26 febbraio 2021 04:54 rispondi a WalterNon è Novità,,,, SEMPRE PIÙ ARROGANTE
matteo smeraldi
ven 26 febbraio 2021 01:35 rispondi a matteo smeraldiquesto accade quando si votano sempre li sòliti ciùcci che manduria viene governata alla vecchia maniera da politici vecchia maniera.
Marco Mazza Santomartino
ven 26 febbraio 2021 07:46 rispondi a Marco Mazza SantomartinoBuongiorno Manduria!
Angela
ven 26 febbraio 2021 04:09 rispondi a AngelaIo avrei detto: buongiorno direttore!!