Il comune di Manduria ha risolto, per ora temporaneamente, il problema sollevato dalla moglie del manduriano malato di Sla, Piero Pizzi, e di altre famiglie con malati o disabili che necessitano di assistenza continua che rischiavano di non ricevere più il supporto quotidiano dell’assistenza domiciliare per mancanza di fondi. «Grazie all'impegno del sindaco Gregorio Pecoraro, del suo team work ed alla disponibilità del dottor Raffaele Salamino responsabile del settore servizi sociali dell'Ambito7 – si legge in una nota il servizio è stato prorogato sino al 30 ottobre.
Gli uffici, fanno sapere ancora dallo staff del sindaco, hanno preso impegno di ricavare i fondi per proroga servizio con lo stesso operatore. «Le famiglie di pazienti con disabilità gravi – spiegano dal comune - tutto vogliono tranne che ogni cinque mesi cambi l'operatore del servizio SAD o ADI: non è facile per la famiglia "formare" ogni volta i nuovi operatori in base alle dinamiche di vita privata del disabile grave (orari igiene, pasti, modalità di somministrazione, attenzioni nelle somministrazioni, manovre che possano favorire spostamenti/cambio panni di contenimento/cambio postazione per il riposo, somministrazione farmaci). In tutto ciò – conclude il team work del sindaco, Roberto Dicursi - sono fortunate le famiglie che trovano operatori, oltre che capaci di apprendere ed adattarsi subito al contesto familiare, simpatici, empatici e disponibili».
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