
La notizia pubblicata ieri da La Voce di Manduria del progetto di un parco eolico nelle terre del Primitivo con 19 torri alte 115 metri per una produzione di 154 milioni di watt, non sembra aver sortito nessuno effetto negli ambienti politici e ambientalisti di Manduria.
L’unico commento giunto in redazione è quello di un dipendente di Enel distribuzione che si chiede a chi servirà tutta quella energia? «Lavorando nel settore Enel distribuzione – scrive il tecnico -, tutta quella energia a chi la venderà Enel se non ci sono industrie? Già dieci anni fa – commenta ancora l’addetto ai lavori -, montando cabine primarie nel brindisino invaso da pannelli solari, Enel si lamentava perché non sapeva a chi vedere quella energia».
Il progetto che prevede un investimento di 154 milioni di euro, è stato depositato al Ministero dell’Ambiente per essere valutato ed eventualmente osservato da chiunque abbia interesse. Gli enti dei territori interessati come Manduria, Avetrana, Erchie e Torre Santa Susanna, dovranno invece esprimere parere ai fini dei permessi di valutazione ambientale.
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6 commenti
Domenico
ven 11 settembre 2020 09:55 rispondi a DomenicoFare soldi. Il settore tira e, allora, da una parte, succhiano gas e petrolio, dall' altra, dove non ce n'è, fanno girare le... pale! Intanto bruciano, per coincidenza, centraline di distribuzione o trasformazione generando importanti blackout... Ma non provate nemmeno a immaginare idee complottiste o retroscena di un certo stampo. Si sa che, in estate, c'è più fame di energia per frigoriferi e condizionatori. "Minchia, signor tenente...!"
Lorenzo
gio 10 settembre 2020 10:54 rispondi a LorenzoNoto con preoccupazione che su tutto il territorio di Manduria, gravano progetti ed impianti già esistenti con un unico obbiettivo: soldi a prescindere. Discariche, depuratori consortili enormi, parchi eolici ecc. Penso che, se anziché i Commissari, ci fossero stati politici che amavano veramente Manduria, oggi la città e le Marine non avrebbero avuto la parvenza di territorio al degrado ma, fiorente centro agricolo/turistico/culturale. Ecco, appunto la Cultura.... è scappata da Manduria. Quella cultura della terra che fa vivere i suoi abitanti bene. Opinione
filograno cosimo
gio 10 settembre 2020 07:51 rispondi a filograno cosimoBisogna salvaguardare il territorio,ci sono altre zone meno produttive dove realizzare questo progetto e in ogni caso come contropartita far chiudere la centrale Enel di Brindisi che inquina tutto il salento con le sue polveri sottili.
Demetrio Moccia
mer 9 settembre 2020 03:26 rispondi a Demetrio MocciaNon sono un esperto, ma stando alle notizie della maggioranza del media nazionali l'Italia importa energia prodotta tra l'altro da(centrali nucleari) da molti paesi limitrofi.Ora io non sono in grado di dire se è opportuno o meno fare questo intervento, è chi ne trarrà profitto. Posso solo affermare che l'impatto visivo non mi piace, ma devo rilevare che in zona anche se in modo sporadico ci sono già diverse torri.
Enzo
gio 10 settembre 2020 01:53 rispondi a EnzoSig. Demetrio , hai pienamente ragione, mi chiedo, ma se non si possono fare a meno di queste pale eoliche, perché non si istallano nei terreni abbandonati? Tipo: vecchie cave, terreni NON FERTILI, terreni dove ci sono dei sassi ( trad. manduriana) SCUEZZI. ecc...Se non altro, si sfrutta la situazione è, non “inquina” l’immagine delle nostre magnifiche “terre del primitivo “.
leonardo sammarco
mer 9 settembre 2020 09:06 rispondi a leonardo sammarcoSIG.DEMETRIO GIUSTA LA SUA ANALISI NON E UN BEL VEDERE POI IN PIANURA COME MANDURIA CREDO CHE NON SIA IL CASO VISTO CHE LE PALE OLEODINAMICHE HANNO BISOGNO DI MOLTO VENTO PER FARE ANDARE LE TURBINE CHE POI ALIMENTERANNO LE CABINE DI MEDIA TENSIONE IN CUI ENEL DISTRIBUZIONE DOVRA VENDERLA QUESTA ENERGIA LA MIA DOMANDA E HA CHI LA VENDERA' ?