Botta e risposta tra tecnici-politici sul nuovo Piano regolatore recentemente adottato dall’amministrazione straordinaria del Comune i Manduria e in fase di pubblicazione per le osservazioni dei cittadini. Il primo a sollevare dubbi sulla qualità dello strumento urbanistico, è stato l’ingegnere Antonio Curri che lamenta una presunta ghettizzazione di due quartieri periferici, Barci e Via per Maruggio, destinati a non avere mai piani di lottizzazione pubblica e quindi piazze o altre strutture a servizio del cittadino.
Curri per questo chiamava in causa l’architetto Andrea Casto accusandolo di non aver fatto abbastanza per risolvere il gap nel suo ruolo di componente del Consiglio dell’Ordine provinciale degli architetti.
«Il nostro Ordine – replica Casto - ha già istituito un folto gruppo locale di lavoro con colleghi che, come sempre, si sono resi disponibili gratuitamente per studiare tecnicamente e produrre le osservazioni (eventuali) da presentare nei termini. La Commissione Urbanistica del nostro Ordine – scrive ancora l’architetto - recepirà il nostro lavoro e ne farà documento istituzionale (eventualmente) da presentare». Chiarito questo aspetto, l’architetto Casto che sarà impegnato nella prossima campagna elettorale in qualità di candidato al consiglio comunale di Manduria, rimanda le accuse a chi lo aveva tirato in ballo. «Non mi chiedete cosa nel frattempo stia facendo invece l'ingegnere Curri e gli amici del suo Ordine, non ne ho idea. Di certo so perfettamente – prosegue Casto - che in circa 30 anni di amministrazioni in cui lui e il suo gruppo politico in qualche modo sono sempre stati rappresentati, Pug non ne abbiamo visti, il Piano regolatore è ancora quello del 1977 con variante del 1983».
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8 commenti
Domenico
lun 10 agosto 2020 04:31 rispondi a DomenicoIl Pug ha costituito sempre, per qualunque Comune, un momento e uno strumento importante per la crescita e lo sviluppo. Ovunque, nella sua fase di elaborazione, si scatena una forte fase di lobbismo che tende a favorire speculatori, interessi personali e privati o vere e proprie "spartizioni" del territorio. L'argomento ha ispirato films e romanzi epici italiani e mondiali. Come cittadino "non lobbista", mi auguro uno strumento che non continui a "consumare territorio" e miri a recuperare, non sanare, aree compromesse da abusivismo, spesso mai condonate. È un lavoro complesso che non puo richiedere solo due categorie di professionisti polemici né una valutazione meramente economica o di convenienza di "possidenti".
P 60
dom 9 agosto 2020 09:03 rispondi a P 60Cari concittadini a manduria la parola d'ordine è quella del non fare perché meno fai più ci guadagni altrmenti come faresti a essere rieletto tutte le volte che ti canditi?
Bt
sab 8 agosto 2020 03:01 rispondi a BtAi sig.ri curri e casto, vorrei porvi una domanda. Anziché parlare e sparlare sull' operato di uno o dell' altro perché non vi mettete seduti insieme su un tavolo e vi accordate nel realizzare una sola cosa utile per il bene dei cittadini Manduriani? Sempre se ne siete capaci altrimenti l'unica soluzione: "entrambi a casa propia"
Realtà
sab 8 agosto 2020 09:01 rispondi a RealtàCondivido ciò che dice BT. Ma a BT rispondo: siamo in campagna elettorale ed entrambi vengono a galla solo ora........
Antonio
dom 9 agosto 2020 09:54 rispondi a AntonioForse "Realtà" è poco attento a quello che ha scritto l'ing. Curri sulla "discarica Manduriambiente" e sul "Depuratore"! Non c'era mica la "campagna Elettorale" allora! Quindi, senza entrare in polemica, Le dico solo che il mio intervento era da considerare uno "stimolo" per interessarsi al problema, rivolto a tutti i manduriani, che siano tecnici o semplici cittadini! O no?
Realtà
lun 10 agosto 2020 11:39Ma si crede che tutti i manduriani siano stupidi?
Giovanni Cazzato
sab 8 agosto 2020 08:18 rispondi a Giovanni CazzatoGiusto segnalare le responsabilità e i ritardi di chi avrebbe potuto fare e non ha fatto. Ma restano i problemi di merito, e nel momento che oggi una proposta diano esiste bisogna rispondere alle osservazioni che i cittadini fanno, come ad esempio gli interventi di riqualificazione delle marine, le opere di civilizzazione di interi quarieri e la individuazione di are destinate agli impianti sportivi anche a gestione privata. A questo devono rispondere ingegnei, architetti e futuri amministratori. Questi ultimi fanno proposte di variazioni? Quali?
Rita Buccolieri
sab 8 agosto 2020 07:56 rispondi a Rita BuccolieriE allora? ......... Non è che per le solite beghe politiche si blocca tutto e aspettiamo altri 40 anni!!! con la speranza che, magari, quei poveretti che aspettano di sapere la loro proprietà PRIVATA, congelata per 40 anni, che fine deve fare nel frattempo moriranno. Signori ingegneri e architetti datevi da fare che con l'attuazione del PUG ci sarà tanto lavoro, che è quello che serve ai manduriani. Altrimenti ci saranno tanti reclami per mancato reddito con richieste di risarcimento danni, il caso della famiglia Ferretti docet, e i manduriani invece di lavoro riceveranno aumenti di tutte le tasse comunali. Una manduriana in attesa di ARIA NUOVA in politica