Chi prima arriva prima alloggia. A questo si dovranno abituare (se le cose funzioneranno come sulla carta), i frequentatori delle spiagge libere manduriane. Con la gestione affidata ai privati che dovranno far rispettare le norme anti Covid, la scelta di conficcare il bastone del proprio ombrellone non sarà più casuale ma dovrà rispettare le postazioni preimpostate. Le società affidatarie del bene pubblico individuate attraverso un bando pubblico, dovranno calmierare le presenze sugli arenili di loro pertinenza in modo da rispettare le norme sul distanziamento sociale che per quanto riguarda gli ombrelloni o altri sistemi di ombreggio (escluse le tende), devono essere posizionati in maniera da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni postazione e una distanza fra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio) di almeno un metro e mezzo e un metro tra le persone.
Ad occhio e croce, lo spazio che prima riusciva a contenere un centinaio di bagnanti, stipati come è accaduto nell'ultimo weekend, ne potrà ospitare un terzo con la conseguente drastica riduzione dell'ospitalità di amanti del mare. Le immagini delle prime postazioni in allestimento, danno un'idea di come ci si dovrà affannare per trovare posto e molti saranno costretti a cambiare zona oppure arrivare prima degli altri.
Per ora il tratto che ha cominciato a regolamentare gli spazi piantando le postazioni con i distanziamenti previsti, è quello del tratto di costa Hotel Aquarium gestito dalla stessa proprietà della struttura alberghiera che in cambio di questo percepirà dal comune la somma di 2.800 euro. Poi la stessa cosa toccherà agli altri quattro gestori che hanno avuto in carico il litorale dalla discesa «Donna Elena» sino al fiume Chidro e, più avanti, la spiaggia antistante la Salina dei Monaci a Torre Colimena. Il punto di maggiore criticità, perchè il più richiesto dal popolo vacanziero soprattutto straniero, è quello del Chidro dove domenica scorsa si è riversata una incredibile massa umana quasi gomito a gomito per tutto il giorno. ?N.Din.
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6 commenti
Sara G
ven 7 agosto 2020 09:46 rispondi a Sara GBuon lavoro a tutti....ma almeno date modo di scendere a chi abita in strade private e posti specialmente ai disabili..finisce che iniziamo una guerra a fine stagione a causa degli egoisti che non solo occupano strade pvt ma lasciano anche rifiuti vicino i cancelli altrui.
Domenico
gio 6 agosto 2020 08:26 rispondi a DomenicoProviamo a capovolgere la situazione. Speriamo nel senso civico del virus. Il Covid 19, fin'ora, non ha colpito a scannaju. Si è insinuato dove ha trovato imprudenza o superficialità, a volte causate da una comunicazione medico-scientifica contraddittoria, accentuata da certi atteggiamenti egoistici di chi presume di saperla più lunga degli altri. La paura eccessiva produce sopravvalutazione del rischio; il contrario, può arrecare danno non solo a sé stessi, ma anche a chi ha paura. Prudenza!
Luigi Massari
gio 6 agosto 2020 04:36 rispondi a Luigi MassariLa zona Borraco/Marchese come sempre fuori da tutto,eppure il litorale di Manduria, finisce per capirci, a circa mezza strada fra la Torre Borraco e Campomarino,ma questa e' una zona dimenticata.Siamo volontari e ci siamo puliti lle strade dalla spazzatura, aggiustato le passerelle (quelle aggiustabili), illuminato a spese nostre la strada che scende al mare piu' larga e decente,(via 1 Marchese),con lucine che non sono certo il massimo, ma.....illuminano alla meglio, la litoranea in questa zona e' spenta da almeno 3 anni, paghiamo anche noi le tasse. Aspettando la nuova Amministrazione, che si"illumini" e ci "Illumini" .Gino Massari
Peppe Guida
gio 6 agosto 2020 11:14 rispondi a Peppe GuidaCitando la vecchia canzone dei Righeira, - L'estate sta finendo - e le ordinanze sono uno sfinimento
Ale
gio 6 agosto 2020 10:04 rispondi a AleMa quanto ci vuole a fare rispettare le norme per il distanziamento anche zona rotonda con i segna posti? Chi lo sa,chi vivrà vedrà ,come dice quel vecchio detto(ma sempre attuale)
Eugenio
gio 6 agosto 2020 09:29 rispondi a EugenioIl reale problema, a mio parere, è che chi non troverà spazio nelle spiagge libere controllate si riverserà in quelle prive di riferimenti sui distanziamenti con il rischio di assembramenti anche peggiori. Ora meglio questo che nulla, ma il problema non può ritenersi risolto. Infine auspico che anche negli stabilimenti ci sia rispetto delle regole finora, almeno in taluni, non rispettate (a giudicare da quanto osservato nell'ultimo fine settimana) con grave indifferenza ed incoscienza. Non ci resta che sperare nel senso civico delle persone. Auguro buon lavoro a chi preposto al controllo.