
«Mai consentirò che una bottiglia di vino siciliano Dop o Igp possa chiamarsi "Primitivo" – ha detto – esattamente come solo le op Igp Siciliane possono utilizzare il nome del vitigno "Nero d’Avola", e questo nonostante quel vitigno possa essere coltivato in altre regioni che lo hanno inserito nell’elenco delle varietà raccomandate e autorizzate». La ministra dell’agricoltura lo ha ribadito ieri nel corso della sua visita a Manduria dove ah visitato il museo della cultura contadina e del Primitivo ospitato nella Cantina Produttori Vino. Accolta dal presidente della storica cantina, Fulvio Filo Schiavoni e dalla responsabile delle pubbliche relazioni Anna Gennari, la ministra ha visitato interessata il museo soffermandosi poi in una mini conferenza. Con Filo Schiavoni da una parte e il presidente del Gal, Dario Daggiano dall’altra, ‘esponente del governo ha fatto un discorso indirizzato essenzialmente ai giovani invitandoli ad interessarsi di più dell’agricoltura. «Quando dico che i giovani devono interessarsi della terra – ha detto – non intendo che devono usare la zappa, voglio dire che c’è bisogno di giovani tecnici, di ingegneri, di ricercatori, di personale specializzato nelle vendite, nel marketing, nei rapporti internazionali».
La ministra Bellanova ha scelto Manduria per annunciare una importante novità. «Per invogliare i giovani a studiare e appassionarsi all’agricoltura – ha detto -, ho chiesto e ottenuto che in sei ambasciate siano previste delle nuove figure in rappresentanza del Ministero dell’agricoltura che abbia un ruolo diplomatico con compiti specifici nella tutela del made in Italy e che curino i rapporti tra produttori italiani e mercati di quel Paese».
La velocissima visita della ministra si è concluso con un «presente» donatole dalla Pr Gennari che le ha donato una confezione di specialissimo Primitivo Riserva Elegia.
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3 commenti
Cosimo massafra
mar 14 luglio 2020 06:43 rispondi a Cosimo massafraImportare immigrati in una terra di disoccupazione cronica ha un solo risultato: aumentare la disoccupazione di chi a giusta ragione vorrebbe lavorare con paghe dignitose. Mi fa specie che non parli di come riportare i prodotti agricoli ad un giusto valore, combattendo la impari concorrenza di prodotti esteri ed il comportamento estorsione della grande distribuzione ormai monopolistico.
Domenico
lun 13 luglio 2020 01:15 rispondi a DomenicoLa ministra Bellanova si è impregnata con costanza per molti anni nel sindacato e nel PCI, evoluto fino a PD, ottenendo incarichi importanti. Ho avuto l'impressione che il cambio di frequentazioni degli ultimi anni, l'abbia allontanata dalle radici di sinistra, portandola a frequentare maggiormente più l'imprenditoria agricola. Ha creduto liberamente nel renzismo, che l'ha portata, insomma, all' incarico più importante, col PD per un giorno, con l'intrigo premeditato dello scissionista Renzi in Italia Viva. La delusione profonda mi ha fatto immaginare la rinuncia alla sua personalità politica; perfino la minaccia di dimissioni dell'ultima battaglia per la regolarizzazione, contro caporalato e campi /schiavi, mi è sembrata strumentale solo alla visibilità del partito nuovo di cui fa parte.
Daniela
lun 13 luglio 2020 04:32 rispondi a DanielaLa ministra farebbe bene ad interessarsi anche alle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori per produrre il primitivo....