Il 3 febbraio prossimo è prevista l’apertura dell’isola ecologica di Manduria. Il dirigente dell’Area tecnica del comune di Manduria, Claudio Ferretti, ha firmato l’Autorizzazione Unica Ambientale che permetterà l’apertura del sito per il compostaggio dei rifiuti situato nella zona industriale della città Messapica. L’atto che mancava dovrebbe dare il via alla Igeco a cui è affidata la gestione della struttura.
«L’isola che non c’è», così com’è stata ironicamente intitolata, è una modernissima piattaforma ecologica, munita persino di strutture adatte alle visite scolastiche di istruzione per i bambini, costruita grazie ad un finanziamento di 250mila euro ottenuto nel 2015 dall’allora assessore all’ambiente, Gregorio Curri.
Dopo una frettolosa e finta inaugurazione avvenuta a luglio del 2016, con tanto di benedizione del parroco e sfilata di esponenti politici della maggioranza dell’ex sindaco Roberto Massafra, l’isola ecologica è rimasta abbandonata per quasi quattro anni per l’incompletezza di alcune autorizzazioni tra cui quella ambientale, ultima in ordine di arrivo.
Sarà così possibile conferire rifiuti ingombranti di ogni tipo, ramaglie ma anche pile e batterie esauste, cartucce e toner di stampanti, medicinali scaduti, piccole quantità di inerti da manutenzione domestica e pneumatici fuori uso. All’eco centro non potrà essere portato rifiuto indifferenziato né rifiuti pericolosi come cemento o amianto. «Nel confermare l’impegno nel costante miglioramento del servizio - si legge in una nota della Igeco – si confida in una positiva risposta dei cittadini a beneficio della raccolta differenziata e dell’ambiente tutto».
Antonio Dinoi
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10 commenti
Leone Laura
sab 29 febbraio 2020 07:25 rispondi a Leone LauraScusate vorrei sapere se è possibile anche portare libri,quaderni e carta
Esther Rufer
dom 26 gennaio 2020 04:29 rispondi a Esther RuferOttima Idea … Ma dove vanno questi rifiuti della raccolta differenziata. Anche l’abbiamo a San Pietro ma Igeco viene sempre solo con un furgone e si butta tutto insieme; non c’è luogo per la differenziata come Igeco mi ha comunicato ….
Francesca
dom 26 gennaio 2020 07:54 rispondi a FrancescaCioè ricapitolando fatemi capire ?? " il Comune concede in gestione a una soceta' interdetta per M...... ( che a sua volta ha proposto ricorso al TAR in attesa di giudizio) la gestione di un nuovo impianto per rifiuti realizzato con i soldi dei contribuenti , in assenza di gara pubblica ????? Ma siamo su " Scherzi a Parte ?" Sta accadendo veramente ???????????
Pasquale 60
sab 25 gennaio 2020 09:33 rispondi a Pasquale 60X i divani cucine vecchi mobili ecc... basta chiamare al numero verde igeco e li vengono a prendere da casa
Ilaria Renna
mar 4 agosto 2020 11:01 rispondi a Ilaria RennaSe rispondessero... è una settimana che provo a chiamarli ma non rispondono neppure
Esther Rufer
dom 26 gennaio 2020 04:32 rispondi a Esther RuferMi puo aiutare ho telefonato ha Igeco mi hanno detto che non c'è luogo per metterle.
FDB
dom 26 gennaio 2020 09:44 rispondi a FDBEvidentemente chi ha lasciato tutti quei rifiuti che ancora oggi si possono ammirare nelle strade di San Pietro in Bevagna, o non conosce il numero a cui chiamare, o non ha il telefono.
matteo smeraldi
lun 31 agosto 2020 09:37 rispondi a matteo smeraldio più sicuro non paga la spazzatura visto che quando chiami vogliono nome e cognome dell'intestatario della tassa dei rifiuti, e a san pietro checche se ne dica ce ne sono molte di case abusive e i proprietari non hanno fatto il condono nemmeno quando era possibile, per non spendere soldi...
FDB
sab 25 gennaio 2020 02:43 rispondi a FDBSperiamo di non vedere più abbandonati ovunque materassi, divani, vecchi mobili, cucine e via dicendo
Fabio Dostuni
sab 25 gennaio 2020 08:55 rispondi a Fabio Dostuniottima notizia. Non è mai troppo tardi.