Il servizio di raccolta porta a porta e smaltimento dei rifiuti a Manduria, continua ad essere garantito come sempre dalla Igeco Spa. Dopo la decisione della prefettura di Roma di non rinnovare l’amministrazione controllata dell’azienda leccese raggiunta da una interdittiva antimafia emessa un anno fa, l’attività aziendale viene svolta dall’amministratrice della società, Cinzia Ricchiuti, mentre la commissione straordinaria del comune, in contatto con gli uffici della prefettura romana, sta cercando di trovare una soluzione che tranquillizzi tutti.
La Igeco, da parte sua, ha già affidato ai propri legali il compito di opporsi al decreto interdittivo proponendo un ricorso al Tar di Roma il cui esito si dovrebbe conoscere entro la fine del mese in corso. Un accoglimento del ricorso, seguito dallo stesso parere del Consiglio di Stato, darebbe diritto all’impresa di rivalersi di una pretesa risarcitoria per somme molto importanti.
Nel frattempo il comune di Manduria potrebbe decidere di togliere l’appalto alla Igeco e affidarlo alla ditta immediatamente dopo la graduatoria del vecchio bando di concorso. Ma a quanto pare anche la seconda sarebbe stata raggiunta dalla stessa “macchia” di una interdizione per mafia quindi si dovrebbe andare ancora più giù, mettendo però in conto il prezzo offerto all’epoca dalla nuova incaricata sicuramente superiore a quello aggiudicato alla Igeco. Questo comporterebbe lo spostamento di tutti i parametri, tributi locali compresi, con conseguente sbilanciamento delle entrate-uscite già calibrate negli anni.
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1 commento
sergio di sipio
lun 20 gennaio 2020 05:49 rispondi a sergio di sipioIl TAR un mondo legalmente magnifico che si apre quando l'Avvocatura deve procedere a risolvere problemi superiori. Ma costosissimi. Dove alle spalle ci sono servizi importanti con dipendenti pronti all'uscita dal mondo del lavoro senza più rientro. Non dovrebbe esistere una sottocultura di tal fatta. Dietro ci sono solo fregature.