L’amministrazione straordinaria del comune di Manduria ha disertato ieri la riunione prevista nel Tribunale di Taranto su convocazione della presidente facente funzioni, Anna De Simone, per affrontare e decidere il futuro dell’ufficio del giudice di pace di Manduria. Hanno invece risposto all’appello i sindaci dei comuni consorziati di Sava, Avetrana e Maruggio, rispettivamente Dario Iaia, Antonio Minò e Alfredo Longo. Come è noto, l’ufficio di giudicatura di pace di Manduria, sorretto per quanto riguarda il personale amministrativo dai quattro comuni consorziati, mentre i togati sono prestati dal Tribunale di Taranto, sta passando uno dei suoi peggiori momenti per la mancanza di personale che mette a rischio il suo futuro.
Dopo una lunga discussione, ieri, grazie soprattutto all’insistenza dei tre sindaci presenti e all’accorato appello dei rappresentanti degli avvocati (hanno presenziato per l’Ordine forense il presidente Rino Levato e l’avvocato manduriano, Dario Duggento, esponente anche dell’Associazione Forense Messapica), i vertici del Tribunale hanno concesso una ulteriore proroga sino al 3 giugno. Entro quella data, è stato detto, si dovrà trovare una soluzione certa e definitiva.
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