La mancata attivazione dei parcheggi a pagamento, servizio da affidare all’Aci senza gara, sarebbe origine di attriti trai commissari straordinari che vogliono attivarlo quanto prima e i dirigenti comunali che, invece, vorrebbero correggere il tiro. A preoccupare i responsabili tecnici a cui compete l’onere di ratificare le procedure e firmare la convenzione con tutte le responsabilità connesse, sarebbe un parere dell’Anac, l’Autorità nazionale contro la corruzione che nell’esprimersi su un caso analogo ipotizzato da un comune della provincia di Foggia, non ha ritenuto legittimo l’affidamento senza gara. «I servizi oggetto della convenzione stipulata con l’AC Foggia – scrive l’autorità nazionale anticorruzione - devono essere affidati dal Comune a seguito di procedura ad evidenza pubblica, nel rispetto delle disposizioni in materia di appalti pubblici di servizi. Difettando i requisiti della collaborazione per la realizzazione congiunta di un servizio pubblico e dell’assenza di corrispettivo per tale collaborazione, nel caso in esame non è legittimo ricorrere allo strumento della convenzione ex art. 15 della legge 241/1990».
Come se non bastasse, a definire illegittima la procedura è stato anche il garante della concorrenza che, sempre sullo stesso quesito ha ritenuto che «….la convenzione proposta dall’AC Foggia contrasta con la normativa posta a tutela della concorrenza e del mercato, dal momento che l’affidamento del servizio, con la determinazione delle relative caratteristiche e modalità digestione, non è stato preceduto dall’espletamento di una procedura di evidenza pubblica, così da garantire la c.d. concorrenza per il mercato».
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