Giovedì, 10 Luglio 2025

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Arresti per falsi incidenti e referti medici fotocopia, NOMI E FOTO

Arresti per falsi incidenti e referti medici fotocopia, NOMI E FOTO Arresti per falsi incidenti e referti medici fotocopia, NOMI E FOTO | © n.c.
TARANTO - Agenti della Polizia stradale di Taranto hanno arrestato otto persone appartenenti ad una associazione a delinquere dedita alle truffe assicurative. Le compagnie truffate sono 18, per un importo complessivo della truffa – secondo quanto accertato dagli investigatori – superiore a due milioni di euro. Tra i destinatari delle misure vi sono liberi professionisti, tra cui avvocati del foro di Taranto e figure specialistiche che operano all’interno dell’ospedale ‘Santissima Annunziatà e del servizio ambulanze della Misericordia di Taranto. L’attività investigativa della Polstrada di Taranto, diretta dal vice questore aggiunto Giacomo Mazzotta e dal Sovrintendente Jacopo Miglietta, aveva inizio ad ottobre del 2010 a seguito della querela presentata da Allianz Assicurazioni in riferimento a due sinistri, denunciati come accaduti rispettivamente in data 1.4.2009 e 4.8.2009. Nella denuncia, la compagnia segnalava che gli esiti degli esami strumentali (Tac) prodotti a supporto delle richieste risarcitorie avanzate da due distinti soggetti, coinvolti nei due incidenti, risultavano identici.
I nomi
Le indagini, supportate dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, mettevano in luce l’esistenza di un gruppo stabilmente dedito all’illecita, ed estremamente redditizia, attività di organizzazione di falsi sinistri stradali; l’associazione a delinquere, capeggiata da Saverio Palumbo, poteva contare all’interno dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dell’apporto stabile ed essenziale di Cosimo Ruggieri , con compiti di ausiliario, e di Giuseppe Ax, dirigente tecnico radiologo presso lo stesso ospedale nonchè di Vito Antonio Liddi , operatore volontario dell’associazione “La Misericordia”, con compiti di autista di ambulanze. Essenziale per la riuscita del piano criminoso, secondo gli investigatori, si dimostrava l’apporto dato all’organizzazione dagli avvocati Andrea Tagliente e Gianfranco Trani, i quali, avvalendosi delle loro capacità tecniche giuridiche, venivano incaricati e coordinavano, per l’organizzazione, le pratiche risarcitorie dei falsi sinistri. Gli stessi “istruivano” i soggetti, coinvolti nei falsi sinistri, durante l’iter risarcitorio e nei momenti di criticità vissuti dall’organizzazione nella fase culminante dell’attività investigativa. Il gruppo di presunto truffatori si completava con le figure di Girolamo Nodello, e Vincenzo Aiello, all’epoca dei fatti dipendente di una nota farmacia di Taranto, che partecipavano in prima persona a numerose pratiche risarcitorie e procacciavano altri soggetti da utilizzarsi nei falsi sinistri stradali. Nell'attività investigativa venivano effettuati dalla squadra di polizia giudiziaria numerosi servizi di osservazione e di pedinamento nei pressi, e all’interno, sia del pronto soccorso che del reparto di Radiologia del S.S. Annunziata di Taranto, che consentivano di documentare numerosi accessi di sodali impegnati nel procacciamento dei primi referti medici (finalizzati ad istruire la pratica risarcitoria) e nella successiva gestione degli esami strumentali (tac, risonanze ed ecografie) . Sintomatico appariva il linguaggio criptato utilizzato dall’organizzazione, che indicava con il termine “partita di calcio” la data dell’accesso in pronto soccorso, con il termine “allenatore” il medico di turno che avrebbe rilasciato il referto e con il termine “maglietta” il referto medico. Un ruolo determinante nell’organizzazione veniva svolto dal capo tecnico radiologo, in servizio nel reparto di radiologia  il quale predisponeva esami diagnostici contraffatti (TAC ed ECG), da utilizzarsi nell’evoluzione della pratica risarcitoria, al fine di supportare la stessa con il consequenziale aggravamento della prognosi. L’attività investigativa consentiva altresì di denunciare in stato di libertà 139 soggetti, coinvolti a vario titolo nei reati di truffa, falsa testimonianza e sostituzione di persona, a danno delle predette compagnie assicurative. I falsi sinistri stradali oggetto di indagine risultavano essere complessivamente 25, tutti falsamente denunciati con lesioni personali di gravi entità. L’ammontare della truffa a danno delle compagnie di assicurazioni, puo’ quantificarsi nell’ordine di due milioni di euro.

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1 commento

  • Carlo.
    lun 2 marzo 2015 12:22 rispondi a Carlo.

    Il guaio che poi questi soldi alle Assicurazioni dobbiamo darli noi, perch ci aumentano il premio assicurativo da pagare.

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