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La guerra per il controllo del business sui randagi
La guerra per il controllo del business sui randagi | © n.c.MANDURIA - E’ braccio di ferro tra la presidente dell’associazione Gaia che gestisce provvisoriamente il canile comunale di Manduria e l’amministrazione comunale che ha deciso di dismettere la struttura pubblica trasferendo i circa 200 cani nella struttura privata dell’associazione Euro 2000. Ieri mattina una ventina di animalisti vicini a Gaia si sono incatenati al cancello del rifugio comunale per impedire il trasferimento degli animali. La manifestazione che si è svolta sotto l’attenta osservazione di un nutrito numero di forze dell’ordine si è conclusa quando dalla direzione veterinaria della Asl è stata comunicata la sospensione delle operazioni di sgombero motivate da un presunto vizio nelle procedure autorizzative. A richiedere il trasferimento, infatti, pare sia stata la società Euro 2000 e non il comune che di fatto è proprietario dei randagi. Per questo oggi il sindaco Roberto Massafra dovrebbe emettere un’ordinanza che darebbe così il via definitivo alla dismissione e quindi al trasporto dei randagi nella nuova struttura. Tale operazione contestata dagli animalisti, ha spiegato il sindaco Roberto Massafra, sarebbe necessaria perchè il vecchio canile «è “insalubre”, cioè potenzialmente pericoloso per la salute dei cittadini, in quanto situato troppo vicino al centro abitato, nonchè – aggiunge il primo cittadino – per gli stessi cani, trattandosi di impianto non rispondente ai requisiti di legge». Con molta probabilità, manifestanti permettendo, questa mattina i camion della Chemipul, la ditta incaricata del trasferimento, trasporteranno gli animali nella loro nuova casa. Per gli animalisti, invece, tutta l’operazione sarebbe uno spreco di soldi pubblici. «LA cifra che dovrà pagare il comune pero ogni cane ospitato da Euro 2000 – sostengono gli oppositori – è di 1,30 euro; ciò significa – continuano – un esborso di 4mila euro al mese in più» rispetto a quanto paga attualmente all’associazione Gaia».
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3 commenti
angelo
mer 8 ottobre 2014 12:30 rispondi a angeloHo un terreno agricolo in prossimit alla via per lecce, zona dove localizzato il canile/rifugio euro 2000, i cani abbaiano in continuazione dalla mattina alla sera, a volte non vedo l'ora di andar via in quanto mi dispiace sentirli abbaiare...avendo un cane in propriet in base al suo comportamento lui abbaia quando passa qualcuno vicino alla mia abitazione..quindi mi chiedo essendo euro 2000 in piena campagna e lontano dalle abitazioni come mai i cani abbaiano in continuazione?
leonardo
mar 7 ottobre 2014 05:09 rispondi a leonardoma ke sindaco ?maledett'a me quannu la gia' utatu. capusotta l'era butari.questa vicenda l'emblema della situazione italiana,basata sul magna magna soldi.dovrebbe prevalere il benessere dei cani ke sono accuditi amorevolmente da codesti giovani ke addirittura si sono incatenati .forza ragazzi sono con voi.
walter Luigi Tarantino
mar 7 ottobre 2014 03:52 rispondi a walter Luigi Tarantinose leggiamo ATTENTAMENTE L'ARTICOLO , in un passaggio si legge: A RICHIEDERE IL TRASFERIMENTO , INFATTI PARE SIA STATA LA SOCIETA' euro 2000 e NON IL COMUNE CHE DI FATTO PROPRIETARIO DEI RANDAGI . certo euro 2000 era talmente convinta che ormai proprietaria di tutto e di tutti .. IVI COMPRESO il sindaco in'utile civico . anche questo peser sulla denuncia esposto che faremo alla PROCURA . Non si capisce cosa ci vada a fare il sindaco civico sopra il palazzo , e dei gattini famosi non sa nulla , qualcuno vuole trasferire i cani pubblici nel suo rifugio privato e lui non ne sa nulla ...sembra pi un prestanome alla politica e niente di pi .