Venerdì, 4 Luglio 2025

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Poker live, irrisolto il contenzioso di un imprenditore Manduriano

Poker live, irrisolto il contenzioso di un imprenditore Manduriano Poker live, irrisolto il contenzioso di un imprenditore Manduriano | © n.c.In sospeso il poker (http://www.pokerstars.it/)live, ad un anno dall'accoglimento del ricorso di un imprenditore di Manduria Dopo anni di infinite discussioni, la situazione che riguarda la gestione del poker live resta in sospeso; ma qualcosa si sta muovendo. Era il gennaio del 2011: con un clamoroso verdetto, il Tar della sezione di Lecce aveva accolto il ricorso di un imprenditore di Manduria, “vittima” di uno degli innumerevoli blitz che da anni imperversano in Italia e che cercano di contrastare il poker live “illegale”. La sentenza, che comunque limitava a 30 euro il limite di giocata massima, vietava i premi in denaro e permetteva di tramutarli eventualmente in “consumazioni”, rischiava di aprire un lungo itinerario di polemiche e di dibattiti sull’opportunità di estendere le licenze oltre ai quattro casinò italiani che già operano in questo ambito. In effetti, così è stato. Alla fine sembra aver prevalso il buonsenso: non ha logica il poter ammettere il texas hold’em online tramite autorizzazione ministeriale e allo stesso combatterlo e vietarlo così strenuamente nella sua forma più classica, quella dal vivo. Molto dipenderà dal prossimo governo: nel recente decreto “milleproroghe” compare una norma che permetterà finalmente di ratificare e assegnare le famose 1.000 licenze per il poker live, che si aggiungeranno alle quattro già citate. Mille “luoghi” quindi, dove poter giocare legalmente e senza alcun problema del caso, dal vivo, in tutta Italia. La caduta del governo Monti ha rallentato la pubblicazione del bando di gara ufficiale (indiscrezioni riferivano di una base d’asta da 100mila euro, per licenze da nove anni, tassazione al 3% con incassi stimati a 1,5 miliardi di eur ), previsto inizialmente prima per il novembre scorso e poi proprio per gennaio 2013, ma la strada sembra segnata. a è stato deciso, e forse alla storia passerà il “nostro” imprenditore di Manduria, l’apripista che con un coraggioso ricorso al Tar è riuscito a spuntarla sulla burocrazia, e forse consentirà ad altri “colleghi”, di poter organizzare competizioni di poker dal vivo, senza il timore di blitz e problemi contro la legge.

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