
Levataccia per tutti i soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria che dovranno incontrarsi alle 5 del mattino per l’assemblea ordinaria. Così hanno voluto i componenti del consiglio d’amministrazione presieduto dall’imprenditrice Novella Pastorelli.
L’attesissima assemblea ordinaria dei soci del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, quella che dovrà approvare punti delicati di natura finanziaria e importanti per il futuro disciplinare che riconoscerà la denominazione di origine controllata e garantita, si terrà all’alba. Alle cinque del mattino del 30 maggio, almeno la metà più uno della squadra composta da 62 cantine che rappresentano gli oltre 1800 soci consorziati, dovranno mettere la sveglia prima del canto del gallo se vorranno essere presenti all’importante appuntamento. Altrimenti la chiamata non sarà valida e tutto passerà al giorno successivo, in un orario decisamente più comodo, alle 17 del pomeriggio, quando l’appello dei presenti sarà una formalità perché non servirà nessun quorum e tutto potrà essere approvato anche con poche presenze.
«Una furbata» secondo qualche produttore che preferisce l’anonimato per non rovinare «il delicato equilibrio» presente nel potente organismo consortile che gestisce un sistema di aiuti e di privilegi ai propri iscritti e al territorio più in genericamente.
In questo modo, mugugnano gli scontenti, il Consiglio d’amministrazione si garantirà l’approvazione di tutto anche con un’assemblea con pochi presenti, non qualificata, come dovrebbe essere l’assise chiamata ad approvare proposte su questioni tutt’altro che marginali. Si va dal rendiconto economico finanziario dell’attività svolta nel 2021e il bilancio preventivo 2022, per passare alla ratifica dei contributi «Erga Omnes», la quota a carico di tutti i produttori, anche non soci, per le attività di controllo sulla qualità del prodotto. C’è poi, all’ultimo punto, il delicatissimo problema della modifica del disciplinare che ha già creato molte divisioni tra chi sostiene la proposta del Cda del Consorzio di inserire la Docg su tutto il Primitivo di Manduria Doc permettendo però l’imbottigliamento anche fuori areale e chi vorrebbe che questo fosse impedito obbligando il confezionamento in zona. Per risolvere questo dilemma molte cantine stanno facendo votare i propri soci e la stessa cosa chiederà ai propri soci il Cda del Consorzio ma al chiarore della luna del 30 maggio o più comodamente il giorno dopo quando a dover decidere non importerà il numero. «E dire che la neo presidente Novella Pastorelli aveva assicurato il massimo del coinvolgimento», sospirano i dissidenti silenziosi.
Nazareno Dinoi
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4 commenti
Realtà
mar 3 maggio 2022 12:08 rispondi a RealtàVigilate bene su ogni cosa
gianluca
mar 3 maggio 2022 11:44 rispondi a gianlucaAnche l'assemblea dei soci della mia banca viene convocata con il meccanismo che , di fatto, prevede che la prima convocazione in orario notturno, vada deserta. Non vedo lo scandalo. In ogni caso, se i problemi sono così importanti, uno non si sta a porre il problema dell'orario. CMQ per i produttori non dovrebbe essere un problema alzarsi all'alba. Mi pare che lo facciano normalmente e per mestiere.
domenico
mar 3 maggio 2022 10:23 rispondi a domenicoIL MASSIMO COINVOLGIMENTO NON DIPENDE DA CHI CONVOCA MA DA CHI E' PRESENTE. Questo può avvenire in prima o in seconda convocazione... se uno vuole partecipare!
giovanni cazzato
mar 3 maggio 2022 10:19 rispondi a giovanni cazzatoCerto che con il retropensiero si galoppa alla grande! Lo sanno anche i bambini che per le assemblee sociali, comprese quelle dei condomini, le prime convocazioni che richiedono un quorum più elevato di presenze, sono convocate proprio per farle saltare in orari improbabili. E, infatti, non si presenta nessuno. Nemmeno quelli che le convocano. Certo la fantasia non manca e neanche le balle.