
Il sindaco si lamenta della chiusura dei locali a Pasqua e il rappresentante dei commercianti ribatte: si pensi piuttosto ai servizi che mancano nelle marine
Non è piaciuta ai gestori di locali sulla costa manduriana, la dichiarazione del sindaco Gregorio Pecoraro che li accusa di non aver aperto abbastanza le proprie attività nel ponte pasquale. «Se vogliamo che la nostra zona diventi meta di turismo, dobbiamo cercare di concretizzare la collaborazione tra pubblico e privato», aveva detto il primo cittadino ricordando la chiusura di molti esercizi commerciali.
A prendere le parti della categoria è stato il presidente cittadino di Confcommercio, Dario Daggiano. «Ad onor del vero - ha dichiarato Daggiano -, bisogna sottolineare che, al contrario di quanto si è detto, già a San Pietro in Bevagna durante tale settimana festiva, hanno aperto i battenti cinque tra bar e ristoranti, oltre ad alcuni altri esercizi commerciali. È altrettanto vero – ha aggiunto il presidente -, che aprire un esercizio solo per alcuni giorni comporta l'impiego di personale provvisorio, quasi impossibile oggi da reperire». L’esponente dlla confederazione del commercio va poi giù duro ricordando le mancanze del pubblico. «Ritengo sia legittimo da parte del primo cittadino sperare in uno sviluppo del turismo, ritengo però – chiosa Daggiano -, che debba prima effettuare un attento esame di quanto non offre ancora il territorio».
Il presidente rimanda così al mittente le accuse ed elenca le cose che non vanno come dovrebbero. «Come è stato già detto più volte anche nel corso di riunioni tra amministratori comunali, commercianti e gestori di locali – ricorda Daggiano -, la litoranea è quasi completamente sguarnita di servizi igienici, infatti, su 18 chilometri di costa l'unico bagno pubblico esistente è quello al centro di piazza delle Perdonanze a San Pietro in Bevagna». Lo stesso Daggiano ricorda poi che non ci può essere insediamento di strutture ricettive e quindi di vero turismo se non si dispone neppure dei servizi primari di: rete idrica, fognaria, pubblica illuminazione, segnaletica, misure di sicurezza e quant'altro.
Per poter avere la massima collaborazione con le attività commerciali, ha concluso Daggiano, «il sindaco Pecoraro, dovrebbe concentrarsi assieme alla sua amministrazione per dotare la litoranea di servizi primari, unitamente a quel decoro che compete ad una zona che mira a diventare meta di turismo».
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5 commenti
GERARDO.MARZO
ven 29 aprile 2022 06:25 rispondi a GERARDO.MARZOcampomarino ha un solo sito di bagni pubblici eppure le attivita' sono state tutte aperte a pieno regime,Ma come ! il bagno pubblico di S.Pietro e' stato ristrutturato l'anno scorso,dopo che per circa quindici anni e' stato chiuso e nessuno ha mai detto nulla , rappresentanti dei commercianti in primis per anni si e' andato avanti con l'acqua da trasporto e nessuno si e' mai lamentato ,rappresentanti dei commercianti in primis sembra che adesso tutte le carenze possibili e immaginabili siano sorte solo ora,L'AQP c'e', fate damanda di allaccio e aprite queste benedette attivita' senza piagnistei ,non facciamo il solito manduriano disfattista alla quale non va bene mai una mazza pronti a puntare sempre il dito su qualcun altro
Nessuno
ven 29 aprile 2022 02:34 rispondi a NessunoPurtroppo nessuno si prende la briga di sapere ho di vedere come il primo cittadino fa rimbalzare le richieste che si effettuno per poter lavorare aSan Pietro ti fanno sperare ti fanno girare ufficio dopo ufficio e sentirsi dire non è competenza mia e moi fare richiesta al tar per poter esercitare conviene esporre i nostri servizi al di fuori .cprate casette fate strisce blu in tutte le strade degrado e sporcizia ovunque e vai la perla della marina di San Pietro tutti contenti si parla solamente.sapete perché non c'è personale che vuol lavorare qua?ve lo dico io un imprenditore che non vede nulla e le entrate sono poche colui che vuol lavorare viene offerto un tot.non conviene e va fuori ecco cosa succede amministrazione andate a casa
John
ven 29 aprile 2022 08:00 rispondi a JohnÈ meglio che il sindaco non menzioni affatto la parola turismo. Lui e la sua autorità fanno di tutto per soffocare il turismo. Lui stesso non ritiene necessario andare alle riunioni a Taranto per quanto riguarda lo sviluppo del turismo, costruisce un punto di raccolta per i rifiuti e un impianto di depurazione in zone abitate (senza un'adeguata pianificazione e autorizzazione), tollera che i rifiuti siano sparsi dappertutto e non assicura che vengano create le infrastrutture adeguate per il turismo. Cosa rende San Pietro interessante e bello per i turisti: Niente!!! Dovrebbe prima guardarsi intorno nelle vere zone turistiche prima di parlare di turismo.
Manduriano
ven 29 aprile 2022 07:13 rispondi a MandurianoSan Pietro in Bevagna è allo sbando totale, hanno anche il coraggio di lamentarsi. Sono al timone da quasi due anni e non si è visto un minimo di miglioramento, zero. Si devono solo vergognare, stanno affossando la città e la marina, anche con la scellerata scelta fatta sulle trincee drenanti. Sanno solo coprire manifesti (del gruppo GEA) nei quali si dice la verità in merito al depuratore; questa è l'amministrazione pecoraro = negare la democrazia, la libertà di pensiero, sono prepotenti, arroganti, incapaci, privi di esperienza (la maggior parte) e talvolta ignoranti. Prima o poi andrete a casa, tutto ha una fine!
Lorenzo
ven 29 aprile 2022 06:41 rispondi a LorenzoLa verità è che alla Marina non c'è programmazione, ma soprattutto non c'è la cultura nel frequentare il mare almeno al sabato e la domenica, aprire le case, portare i bambini a respirare iodio puro, conoscere le bellezze naturali che in estate non riusciamo a valorizzare. La verità è che si va al Bit di Milano, ma non si hanno le capacità di valorizzare quasi nulla, purtroppo. La verità è che tanti giovani, trentenni e quarantenni sono al nord a valorizzare gli altri perché a Manduria vanno avanti solo li sannacciuni raccomandati. La Marina è il futuro di Manduria e non il limone di spremere per far sopravvivere ciò che in città è morto da anni con il rischio di far morire tutto. Opinioni