
«Quanti conoscono le vasche di Bagnolo della condotta Chidro-Sinni?». A chiederlo (non lo dice ma evidentemente il quesito è rivolto agli amministratori del comune di Manduria), è l’ingegnere manduriano, Antonio Curri, che pubblica su Facebook una veduta aerea dell’enorme bacino realizzato oltre trent’anni fa dall’Arneo e mai utilizzato. Era destinato a contenere l’acqua del fiume Chidro per l’impiego in agricoltura dopo il processo di dissalazione. Una complessa opera idrica con un dissalatore sul fiume Chidro (mai finito e in disuso), una rete di canalizzazione dell’acqua e torri di spinta per un costo complessivo di circa duecento miliardi di vecchie lire, mai sfruttata. Una cattedrale nel deserto che ora, come propone Curri, potrebbe essere utilizzata per contenere i reflui del depuratore di Manduria e Sava realizzato sulla costa di Specchiarica-Urmo e immetterli nella rete irrigua del consorzio Arneo.
Si eviterebbe così la compromissione dei terreni intorno alla Masseria Marina di San Pietro in Bevagna dove sono previste le vasche e le trincee drenanti e si risparmierebbero soldi e tempo dal momento che le vasche di Bagnolo sono già pronte e collegate con la zona mare, con partenza dal fiume Chidro, attraverso una condotta interrata dove non è mai passata una goccia d’acqua.
La stessa proposta è stata già avanzata dai gruppi di minoranza ma l’amministrazione del sindaco Gregorio Pecoraro ha già fatto sapere di non essere d’accordo ed ha fissato la data per il consiglio comunale in cui si dovrà concedere la variane allo strumento urbanistico e dare così il via ai lavori di scavo delle trincee in zona Masseria Marina.
Un tentativo per evitare ciò che gli ambientalisti definiscono come «un disastro», è l’avvocato Francesco Di Lauro che in qualità di presidente dell’Associazione Azzurro Ionio e referente del Wwf Taranto, ha chiesto un incontro urgente con il gruppo consiliare di Gea «per uno scambio di vedute ed informazioni – si legge nella richiesta - circa l'ipotesi di collocazione delle vasche del depuratore di Urmo in contrada 'Masseria Marina', nonchè altre emergenze relative alla (drammatica ) gestione delle riserve naturali del territorio».
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7 commenti
Claudio Digiacomo
mer 13 aprile 2022 08:11 rispondi a Claudio DigiacomoPresumo ci sia un errore nell'indicazione del luogo e che ci si voglia riferire alla Rosa Marina e non a Bagnolo ?
Manduriano stanco
mer 13 aprile 2022 12:42 rispondi a Manduriano stancoPurtroppo quella cattedrale nel deserto, ora è 1 ecomostro , non penso sia più utilizzabile perché deteriorata dal tempo e dalla mancanza di manutenzione. Spreco di miliardi delle vecchie lire a carico dei cittadini, ma le campagne non hanno mai visto una goccia di acqua. Andrà a finire lo stesso anche questa volta ?
Cosimo massafra (Ferrara)
mer 13 aprile 2022 04:10 rispondi a Cosimo massafra (Ferrara)Ritengo che l'ing. Curri abbia ragione. Non capisco come l'amministrazione non faccia suo il risparmio di territorio, l'utilizzo irriguo delle acque deputate, il mancato spreco di denaro pubblico, la salvaguardia dell'ambiente.
Gregorio 1
mar 12 aprile 2022 11:10 rispondi a Gregorio 1Chiaramente i signori della nostra AMMINISTRAZIONE .... del cambiamento, non vedono, non sentono, non parlano🙈🙉🙊......
John
mar 12 aprile 2022 08:51 rispondi a JohnAppellarsi alla ragione e all'intelletto del sindaco o dei 13 ignoranti "consiglieri comunali" è purtroppo vano. Entrambi sono apparentemente assenti in loro! C'è una buona alternativa - ma la ignorano. Non si preoccupano dell'ambiente, dei residenti o delle finanze. Una domanda: perché nessuno organizza una manifestazione a breve termine in cui i cittadini possano rendere pubbliche le loro opinioni? C'è ancora la possibilità - ma non per molto tempo ancora!!!!!
Lorenzo
mar 12 aprile 2022 07:02 rispondi a LorenzoStrano per oltre 30 nessuno ha cercato di proporre l' utilizzo di queste vasche abbandonate e in contemporanea al Comune di Sava che, senza depuratore dai tempi del fascimo ( a noi!) sente il bisogno di portare le sue deiezioni umane fino ad Urmo. Che stile, che salvaguardia del territorio ma soprattutto che grande business. Mentre la tecnologia ci prepara un futuro con auto tutte elettriche o ad idrogeno, mentre le lampade a led sostituiscono le vecchie lampade energivore ovunque, mentre la raccolta rifiuti è diventata anche in Italia fonte di riciclo e di risorse economiche, mentre in Italia le riserve naturali portano turismo d' elite e soldi, a Manduria siamo ancora con Ferdinando di Borbone 🤣🤣🤣 Vedi depuratore di Urmo. Opinioni
ALFONSO
mar 12 aprile 2022 06:59 rispondi a ALFONSOQualora tecnicamente fattibile e non ho dubbi che lo sia, mi sembra una ottima possibilità di evitare consumo irresponsabile di terreni agricoli oltre ad una fonte irrigua diversamente impossibile. Darebbe un senso all'esistenza del consorzio Arneo il quale potrebbe gestire una vera e propria rete irrigua con enormi vantaggi economici per tutto il comparto agricolo locale.. Speriamo che il Sindaco Pecoraro e la sua giunta non si faccia sfuggire questa occasione. Parere personale ,naturalmente.