
La città di Manduria non si può certo dire di essere amante dell’ambiente. Discariche, depuratore e spazzatura ovunque la dicono sulla sua sua vocazione. Ma c’è un’altra circostanza che conferma questa sua propensione: la mancanza di colonnine pubbliche per la ricarica delle auto elettriche. Le uniche due installate davanti al nuovo municipio non sono mai entrate in funzione.
Manduria città green? Proprio no, se si considera che in tutto il territorio comunale, 30mila abitanti e decine di migliaia di veicoli inquinanti, circolanti su 178 chilometri quadrati di territorio urbano e sue frazioni, non esistono colonnine pubbliche per la ricarica delle poche auto elettriche presenti. Una decina le stazioni private, una a pagamento e un’altra semipubblica a disposizione dei soli clienti e fornitori della Cantina Produttori Vini di Manduria. Una dannazione per gli automobilisti No-gas No-combustibile fossile che per ricaricare le batterie dei propri gioielli silenziosi ad emissione zero devono spostarsi da Manduria per raggiungere le colonnine pubbliche che si trovano, invece, nei comuni limitrofi di Sava, Maruggio e Avetrana. L’alternativa è assoggettarsi a qualche privato compiacente del proprio paese oppure diventare clienti affezionati e certificati della cantina del Primitivo. All’inaugurazione del nuovo palazzo di città, si erano accese le speranze per la presenza di due stazioni di rifornimento pubbliche impiantate proprio nell’area a parcheggio del municipio. Speranze deluse perchè da un anno e mezzo dal taglio del nastro della nuova casa municipale, di energia nemmeno l’ombra. Eppure è tutto pronto, erogatori, impianti collegati alla rete, prese di connessione già montate. Manca solo che qualcuno si decida ad attivare il contratto con la «Scame», società specializzata in eco-mobilità che probabilmente starà aspettando che qualcuno da Manduria la chiami per firmare il contratto ed alzare così l’interruttore.
«Siamo un gruppo di possessori di auto elettriche che più volte hanno sollecitato l'attivazione delle colonnine che si trovano nel parcheggio del Comune di Manduria, ma senza esito». Ci scrivono gli automobilisti verdi che hanno più volte tentato di sensibilizzare i politici che governano la città. «Abbiamo chiesto e dato la nostra disponibilità sia a vari tecnici comunali e sia al sindaco, ma nessuno è in grado di prendere l'iniziativa per avviare il procedimento».
«Come mai? È così complessa la macchina amministrativa?», affermano i manduriani che si chiedono ancora: «Perché Avetrana, Maruggio, Sava hanno tante colonnine elettriche e a Manduria non riescono ad attivare neanche quelle adiacenti al Comune? Eppure l'amministrazione Pecoraro dovrebbe avere una ideologia compatibile con la transizione ecologica», chiosano gli automobilisti riferendosi alle simpatie di Pecoraro con il gruppo grillino con cui amministra insieme ad altre ex ambientalisti del gruppo Gea 2.
Le anomalie della questione sono evidenti: lo spreco e lo stato di abbandono delle colonnine pagate e mai entrate in funzione che con l’inutilizzo si deterioreranno. Fa specie, inoltre, vedere dipendenti comunali proprietari di auto elettriche costretti anche loro a ricaricarsi nella vicina cantina dove hanno ottenuto il libero accesso. Eppure i vantaggi sarebbero tanti, soprattutto per le zone urbanisticamente così estese come Manduria con il centro cittadino invaso da un traffico spesso asfissiante che ha costretto l'amministrazione pubblica ad istituire la zona a traffico limitato nei weekend. È inoltre ingannevole, prima ancora che inutile, interrogare le App che indicano le distanze degli erogatori più vicini: nella schermata della città Messapica, ne compaiono tre, due davanti al municipio e un altro, quello semipubblico, nel cortile della Cantina Produttori Vini. Gli automobilisti di passaggio che si fermano per fare rifornimento di energia alle due colonnine pubbliche del piazzale comunale, trovano la sgradevole sorpresa di non sapere dove attaccare la spina. Con immaginabili reazioni e rischi di rimanere completamente a secco avendo fatto affidamento alle applicazioni che abbondano sulla Rete.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
9 commenti
tina
gio 17 marzo 2022 10:00 rispondi a tinaa manduria ancora mintuunu la tecimilaliri...
cittadino
mar 15 marzo 2022 11:25 rispondi a cittadinotanto c'è la "nafta agricola"...
Realtà
mar 15 marzo 2022 10:17 rispondi a RealtàEd i dirigenti cosa fanno??
Walter
mar 15 marzo 2022 05:40 rispondi a WalterLa macchinetta del CAFFÈ
Confucio
mar 15 marzo 2022 08:35 rispondi a ConfucioMa di cosa stiamo parlando che a Barci non vi è nemmeno l'acquedotto?!?!
Lorenzo
mar 15 marzo 2022 07:19 rispondi a LorenzoÈ normale per chi è fermo ai Borboni. Basta girare Manduria e la Marina. Pensate ad essere lungimiranti e mettere le colonnine anche alla Marina. Poi danno quasi il tacito assenso per le pale eoliche 😂😂😂😂 Li sordi ah? Eti appropria la capu. Evviva Mexico, lunga vita al Re! Però si autorizzano i monopattino elettrici, lasciati ovunque specie in estate alla Marina 🤪. Opinioni
Maurizio
mar 15 marzo 2022 12:53 rispondi a MaurizioLi TURNISI?? Questo è altro
peterpan
mar 15 marzo 2022 12:39 rispondi a peterpanio non mi spiego come mai all' urmo vige aqp e torre colimena manco lacrime per piangere
peterpan
mar 15 marzo 2022 12:35 rispondi a peterpanA ma nati spurtunati, cantavano gli ota ota