Mercoledì, 9 Luglio 2025

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La sorte toccata a quel luogo sacro fa sbroccare il medico evidentemente molto legato a quei luoghi e più in generale all’ospedale che con la sua equipe ha contribuito a far crescere

Cappella in disuso, la confessione del medico: donai mille euro per quel luogo sacro

Stefano Chimienti Stefano Chimienti | © La Voce Di Manduria

Le foto–scandalo sulla cappella dell’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria ridotta in deposito di water, letti e lavandini, ha sconcertato molti, tra questi l’ex primario della nefrologia, Stefano Chimienti. Ai commenti di vergogna e rammarico postati sotto la pubblicazione dell’articolo, si aggiungono quelli del dottore che sul social Facebook confessa di aver donato mille euro per la statua di Madre Teresa di Calcutta posta all’interno della cappella.

«Tanti anni fa il cappellano dell’ospedale Giannuzzi – scrive il nefrologo -, diede luogo ad una questua tesa a realizzare una statua in omaggio a Madre Teresa di Calcutta da allocare nella ultracentenaria Cappella del nostro nosocomio. Io chiamai – prosegue Chimienti -, e gli dissi che avrei provveduto da solo alla realizzazione stessa pregandolo di far rimanere anonima quella donazione (circa mille euro)».

La sorte toccata a quel luogo sacro fa sbroccare il medico evidentemente molto legato a quei luoghi e più in generale all’ospedale che con la sua equipe ha contribuito a far crescere.

«Oggi lo dico coram populo – si sfoga - alla luce della barbarie che ha travolto l’ospedale di Manduria; sono stati capaci di trasformare un luogo di culto destinato a un'utenza particolarmente abbisognevole di raccogliersi in preghiera in un immondezzaio, figuriamoci cosa ne avranno fatto dei reparti. Dove sono il direttore sanitario, il cappellano, la curia, il sindaco e il popolo bue?».

Il nefrologo, oltre a porre l'accento sulla noncuranza dei responsabili del presidio ospedaliero, della curia e del popolo, rivela così la sua donazione per quel luogo sacro mal gestito. Per più di un anno e mezzo la cappella è stata, infatti, deposito di varia strumentazione per ottimizzare gli spazi e la riorganizzazione dell’ospedale Giannuzzi durante la sua conversione in full Covid.

Marzia Baldari

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1 commento

  • M M fe
    sab 18 dicembre 2021 06:43 rispondi a M M fe

    Ue Ste' mi meraviglio che tu ti meravigli! Cristo cacciò i mercanti dal tempio, hanna turnati!

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