Oggi il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria doc avrà un nuovo presidente. Quello in carica, Francesco Delle Grottaglie, nominato meno di due mesi fa, si è inaspettatamente dimesso.
Una decisione improvvisa motivata ufficialmente da generici «motivi personali» che potrebbero però nascondere malesseri interni alla categoria se non proprio tra le stesse mura della Cantolio che con il suo ampio bacino è riuscita a portare due dei suoi nel parlamentino del prodotto enoico tra i più ricchi del Mezzogiorno. A farsi eleggere come consigliere, oltre a Delle Grottaglie, infatti, è stato anche Francesco Filograno, vicepresidente della Cantolio e primo degli eletti nella categoria dei viticoltori con 1.195 voti. Sarebbe naturale a questo punto un passaggio di mano concordato tra i due salvo diverse pretese del resto dei consiglieri che potrebbero approfittare delle dimissioni per rimescolare le carte e accampare nuovi o sopiti diritti.
Appetiti a parte, solo sulla carta Filograno è quello più accreditato per ottenere il comando anche se non sarà facile per lui sanare alcune fratture che non gli hanno consentito la nomina nella seduta del 5 ottobre quando tutte le proiezioni indicavano il suo nome all'ultimo cambiato con quello di Delle Grottaglie. Dovessero valere i voti ottenuti nella rispettiva categoria, ma non valgono, la più garantita sarebbe la lizzanese Novella Pastorelli, rappresentante della «Cantina Due Palme», stabilimenti di Cellino San Marco e di Lizzano, seconda in assoluto dopo Delle Grottaglie con 4.669 voti tra gli imbottigliatori. Su di lei, nel CdA di oggi, convoglierebbero i preziosi voti della frangia dei non manduriani, numericamente di poco inferiori rispetto ai padroni di casa che, sempre sulla carta, sono in maggioranza.
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