
«Una barbarie, peggio di una scenografia di Gomorra». Non sono piaciuti per niente al compositore Ferdinando Arnò i fuochi d’artificio fatti esplodere venerdì sera dal tetto e direttamente sulla facciata della chiesa del Carmine a Manduria. Quasi sei minuti di giochi pirotecnici che hanno concluso i riti civili della festa del santo patrono dei manduriani, San Gregorio Magno. Un’usanza, ormai, voluta dal comitato della festa patronale della città Messapica e permessa per la prima volta e rinnovata ogni anno dal parroco della chiesa matrice, don Franco Dinoi. «Non sapevo si trattasse di un retaggio del passato, ma non posso credere che si ritenga una cosa normale», commenta esterrefatto l’artista che da un anno ha deciso di lasciare la caotica Milano dove possiede uno studio di registrazione ed altri interessi artistici, per trasferirsi nella sua città d’origine. Che ha trovato profondamente cambiata, o comunque non come se la ricordava. Così l’Ennio Morricone dei jingle (ha curato e cura le pubblicità sui circuiti nazionali delle marche più importanti, da Barilla a Sky), esprime tutta la sua sofferenza per «una pratica da incivili». «Siamo nel 2021 – dice - la nostra sensibilità è cambiata, i botti non hanno più senso soprattutto se così vicini alle abitazioni e alla gente». E ancora. «È una pazzia, una completa assenza di senso civico, i cani impazziscono».
Il disappunto dell’imprenditore della musica è motivato anche da motivi più pratici che andrebbero approfonditi, come la stabilità dell'antico manufatto e la sicurezza pubblica. «Esplosioni dal tetto di una chiesa dove le statue sono ingabbiate perché pericolante – fa notare Arnò -, sotto la piazza principale del paese piena di gente e con le luminarie in legno che potrebbero incendiarsi».
In effetti la facciata della chiesa edificata nel XVII secolo e mai restaurata, non si presenta per niente bene con le tre statue montate sulla parte superiore del timpano raffiguranti la Madonna del Carmine e i santi Pietro e Paolo, ingabbiate una decina di anni fa in una cella d’acciaio perché pericolanti.
Per questo il compositore se la prende con il «gestore» della chiesa. «Don Franco, proprio i fuochi sul tetto della chiesa? Le avevo appena parlato della necessità di liberare quelle povere statue tenute in gabbia». La protesta del musicista affidata anche ai social, ha fatto uscire allo scoperto altri manduriani che si accodano allo sdegno dell’illustre personaggio.
Nazareno Dinoi
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10 commenti
Giovanni Scolozzi
lun 6 settembre 2021 08:02 rispondi a Giovanni ScolozziPer me è stato uno spettacolo affascinante e suggestivo. L’idea è stata originale
leo
lun 6 settembre 2021 07:14 rispondi a leoconcordo assolutamente con il sign. Arno' gente una sopra altra per vedere i fuochi delimitati dal nastro. ma di cosa stiamo parlando? Manduriani svegliamoci nessuno si doveva mettere sotto la chiesa, ma che festa e festa, come se il covid fosse sparito. con i bambini la sicurezza il distanziamento sociale, in poco tempo mi sembravano tutti rimbambiti, non ti facevano passare nemmeno se mi sarei mangiato i fuochi, poi la puzza di fogna dell' altra puzza che non si sa la provenienza. che schifo che schifo che schifo. ecco perchè i giovani escono a Mesagne Ceglie. sinceramente Sava è meglio 100 volte. per favore fate qualcosa non se ne può più
Fernando Maria Maurizio Potenza
lun 6 settembre 2021 04:59 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaL'articolo 703 c.p. sanziona con la multa o con l'ammenda l'accensione di fuochi d'artificio e il lancio di razzi in luogo abitato, nelle sue adiacenze ovvero in una pubblica via o in direzione di essa. Ciò significa che chi spara petardi in questi luoghi, commette reato. Però, previa autorizzazione, si può fare. Come quella in possesso di coloro che organizzano gli spettacoli pirotecnici nei centri cittadini. Ma tralasciando questo paradosso, qui si tratta, di aver sparato fuochi d'artificio e botti da un complesso architettonico del 1700 e l'attigua Chiesa del Carmine. Chiesa, che ha avuto più volte necessità di interventi strutturali. Quindi, essendo ignorante in materia giuridica, mi chiedo, ma le autorizzazioni sono arrivate dal Padre Eterno?
matteo smeraldi
lun 6 settembre 2021 02:19 rispondi a matteo smeraldiun retaggio del passato; "barbarie"....e si parla di due fuocherelli per san gregorio, mi immagino cosa possa(Arnò) e possiate pensare dei botti di capodanno in tutto il mondo..che vanno a finire ovunque anche su quel manufatto tanto caro ad Arnò..eppure è ancora in piedi....un mondo di cavernicoli ??
Leonardo Sammarco
lun 6 settembre 2021 11:01 rispondi a Leonardo SammarcoE comu là faci faci sempri la sbaji a Manduria? Mah ?
Egidio Pertoso
lun 6 settembre 2021 09:56 rispondi a Egidio PertosoChi autorizza simili atti vandalici? Su beni che dovremmo avere in massima cura, credenti o no. E dire che si voleva imporre la nostra " civilta'" all' Afghanistan, quando si è importata dalla Cina ( sì...sempre lei) questa barbara pratica dei fuochi d' "artificio". I soldi spesi per spaventare i poveri animali si sarebbero potuti usare per togliere, almeno, le gabbie alle statue, inverecondo altro spettacolo della nostra città abbandonata.
Giancarlo
lun 6 settembre 2021 07:09 rispondi a GiancarloNon parliamo poi della sorpresa che ogni mattina presto del 16 luglio ci sveglia con un colpo al cuore. Ed ogni volta mi ripormetto di mettermi in auto, rintracciare le bestie che mi fanno rischiare l'infarto, e fargli passare la voglia per sempre. Anche ai criminali che li hanno autorizzati, naturalmente. Ma parliamo sempre di quei baciapile che stanno in Comune e sanno che la leccata al prete porta vantaggi. Per la venerazione superstiziosa di una madre di un santone furbo vissuto duemila anni fa, dobbiamo morire oggi.
Gregorio
lun 6 settembre 2021 10:20 rispondi a Gregorio- " ogni ", "del 16 Luglio" , NON COINCIDE !! Mahh !!??
Alessandra Moscogiuri
lun 6 settembre 2021 06:52 rispondi a Alessandra MoscogiuriAssurdo, concordo con il Maestro Arno',sembrava un bombardamento su Manduria !!C'è un degrado civico senza precedenti
Donato
mer 8 settembre 2021 09:59 rispondi a DonatoMa nel periodo estivo la Regione Puglia ha vietato i fuochi d'artificio in tutta la Regione per evitare gli incendi, perché allora durante tutta l'estate 2021 vari Comuni in tutta la Puglia hanno autorizzato l'uso dei fuochi pirotecnici.