Dopo la bocciatura della «Regionale8» Taranto-Avetrana da parte del Comitato regionale valutazioni ambientali, una notizia positiva interessa l'altro versante ionico, quello della «Bradanico Salentina», opera che dovrebbe collegare Taranto con Lecce toccando i comuni di Grottaglie, San Marzano di San Giuseppe, Sava e Manduria. L’Anas, stazione appaltante dell’infrastruttura, ha completato ed approvato la progettazione definitiva ed è in fase di imminente approvazione del progetto esecutivo per cui, dopo le procedure di validazione e verifica, avvierà le procedure di gara per l’individuazione dell’impresa la cui aggiudicazione avverrà entro l’anno mentre i lavori, secondo una stima Anas, dovrebbero iniziare a giugno del 2022.
A dare la notizia del completamento dell’iter burocratico-tecnico è il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, il manduriano Luigi Morgante, il primo ad interessarsi del rifinanziamento dell’opera durante la sua consiliatura nel passato Consiglio regionale della Puglia. «Nella mia esperienza di consigliere regionale mi sono attivamente impegnato per ottenere il finanziamento necessario per il completamento dell’itinerario Bradanico-Salentino, perché venisse considerato dal governo regionale un’infrastruttura da inserire tra quelle a carattere prioritario», dichiara Morgante reduce di un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia.
L’intervento in questione, già finanziato dal Comitato interministeriale della programmazione economica (Cipe) con 25 milioni di euro, relativo al secondo e terzo stralcio di un progetto più ampio che riguarda l’estensione delle opere viarie sino a Lecce.
La parte che interessa il territorio tarantino consiste in 15 chilometri di strada, già tracciata e in parte quasi finita, che parte da Grottaglie per fermarsi a Manduria. Realizzata negli anni novanta e mai completata per il fallimento delle imprese esecutrici, l’unico tratto funzionante è quello che collega Manduria con San Pancrazio Salentino, dove muore.
Il progetto approvato assicurerà la piena funzionalità con la messa in esercizio di quello che resta dell’opera abbandonata, rivedendola nella sua globalità, migliorandola e adeguandola alla normativa attuale. La bretella sarà completata con tutte le opere necessarie, nuova pavimentazione, barriere di protezione, cavalca ferrovia e innesto con le quattro corsie funzionali della Manduria San Pancrazio.
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11 commenti
Marco Dell'Annunziata
ven 17 giugno 2022 09:10 rispondi a Marco Dell'AnnunziataPurtroppo troppa gente rema contro il progresso. Di questo passo il nord sarà sempre più evoluto e al passo con i tempi e noi sempre più vicini all'Africa per colpa di qualche pecorone che crede che viaggiando su strade dissestate con più consumi e più tempo di percorrenza inquini meno di strade comode e veloci con tempi di percorrenza minori.
Gregorio
mer 23 giugno 2021 09:35 rispondi a GregorioHa scritto il Sig. Bruno Baldari :- "..Si cominci ad eliminare le plastiche e poi l'auto diesel e poi quelle a benzina ma non si può eliminare o fermare il progresso ..." Secondo me , CONTRO L'INQUINAMENTO, stiamo ( si fa per dire) eliminando le auto benzina e diesel !! .. Ok.... Ma il PIOMBO ( ALTAMENTE TOSSICO ) delle batterie, DOVE FINISCE ???
Giancarlo
sab 19 giugno 2021 08:41 rispondi a GiancarloAdesso spunterà fuori il solito comitato di pseudo-ambientalisti che lamenterà di non essere stato interpellato, stracciandosi le vesti perché viene sfiorato il territorio dell'uccello padulo...
CITTADINO MANDURIANO
dom 20 giugno 2021 04:03 rispondi a CITTADINO MANDURIANOgrande giancarlo, è vero
Manduriano
sab 19 giugno 2021 11:42 rispondi a MandurianoDi chiacchiere siamo pieni. Crederò quando vedrò i fatti.
Egidio Pertoso
sab 19 giugno 2021 09:01 rispondi a Egidio PertosoDel progresso ognuno ha un concetto diverso. Costruire strade? Per andare dove.Oggi si sparano razzi ( lo fanno oramai anche i cinesi) per esplorare mondi lontanissimi. La MANDURIA-S.PANCRAZIO è li' da 30 anni. È servita solo a togliere terreni all' utile agricoltura e distrarre fondi per opere piu' necessarie: si è visto, con l'emergenza sanitaria, come si è malmessi senza adeguate strutture. Abbiamo, in disuso, vecchie "littorine". Altrove scorrono velocissimi veicoli "smart", sollievo all'ambiente ed alle tasche di utenti che andrebbero volentieri a far il tifo per il LECCE, o farsi una leccata di gelato sul lungomare di Taranto non dopo aver visitato il museo (è cultura) con i reperti del passato.
Lorenzo
sab 19 giugno 2021 10:23 rispondi a LorenzoQueste sono le verità che i piccoli politici locali, vintage, non vogliono capire. E il sud rimarrà indietro rispetto all'Europa per mancata visione del futuro eco compatibile. ??????
Man Orla
sab 19 giugno 2021 07:40 rispondi a Man OrlaHo 62 anni, ne sento parlare da quando ero giovane ... non credo la percorrerò mai .... una vita di chiacchiere in questo Paese, o quel che ne resta
Tino Brezzi
sab 19 giugno 2021 03:54 rispondi a Tino BrezziE se si chiede il perché dia uno sguardo al messaggio sopra del signor Egidio secondo il quale le strade non servono e tolgono terra utile all’agricoltura. Eravamo contadini e moriremo contadini questo è quello che vuole il signor Egidio
Gregorio
dom 20 giugno 2021 04:39 rispondi a GregorioAndando di questo passo, sicuramente non moriremo contadini ma di INQUINAMENTO caro Tino, in futuro, quando comprenderemo che l'inquinamento arriverà ai massimi livelli, sarà TROPPO TARDI !!
bruno baldari
mer 23 giugno 2021 03:25Si sta parlando della Bradanica che velocizza e fa risparmiare tempo e si risponde con l'inquinamento. Si cominci ad eliminare le plastiche e poi l'auto diesel e poi quelle a benzina ma non si può eliminare o fermare il progresso, al più si può rallentarlo, ma non troppo.