
Si è tenuto ieri pomeriggio nella sala consigliare del comune di Manduria il previsto incontro, per ora interlocutorio, tra l’amministrazione comunale e una rappresentanza dei tecnici, geometri, ingegneri e architetti, sulla questione del nuovo piano regolatore che è stato licenziato dalla precedente amministrazione commissariale straordinaria e congelata dall’attuale.
Alla riunione, alla quale erano presenti diversi consiglieri comunali, ha preso parte anche l’autore del nuovo Pug, l’architetto Lorenzo Prete che ha illustrato le linee di massima del piano da lui realizzato oltre venti anni fa e mai adottato.
I tecnici presenti che hanno preso la parola hanno unanimemente chiesto la sospensione o la revoca della delibera congelata per permettere la successiva presentazione di obiezioni e richieste di modifiche al piano che così com’è, si è detto, non risponde alle attuali esigenze di sviluppo urbanistico e socio economico della città. «Un piano nato già vecchio che andrebbe completamente ridisegnato”, è stato detto.
Sempre gli addetti ai lavori hanno ricordato i numerosi progetti, circa una ventina, già presentati dopo la data dell’adozione della delibera sul Pug privo di norme transitorie che li rende di fatto inattuabili rispetto alle future norme che saranno approvate. Questo comporterà danni alle imprese e agli investitori alcuni dei quali rischiano di perdere ingenti finanziamenti pubblici.
Alla fine il sindaco Gregorio Pecoraro ha accolto la proposta dei tecnici (per l’Ordine degli architetti Andrea Casto, per l’Ordine degli ingegneri Antonio Curri e per l’associazione provinciale geometri Francesco Buccoliero), di istituire un tavolo tecnico di supporto all’ente pubblico. Si è così deciso che alla prossima commissione urbanistica saranno invitati i rappresentanti delle professioni. L’obiettivo comune è quello di trovare le soluzioni entro il 31 marzo, data in cui terminerà il termine per le osservazioni al Pug da inviare alla regione Puglia per la definitiva ratifica e attuazione.
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2 commenti
Lorenzo
ven 5 febbraio 2021 06:41 rispondi a Lorenzo35 anni, tre condoni edilizi, economia allo sfascio, assistenzialismo di Stato senza tornaconto, emigrazione al massimo degli ultimi 20 anni, Marina distrutta, metà immobili in Manduria in vendita o abbandonati e si vuole modificare ancora in base alle nuove esigenze??? Ah ah ah quali? Centri commerciali? Per chi che non ci sono più soldi per la povera gente. Ci vorrebbe un Piano Regolatore a volumi O. Solo piani di recupero, del vecchio e dell'abbandono e fare i servizi per la gente. Fognature e acqua potabile. Basta nuove costruzioni recuperiamo il bello che esiste oppure dimostrate con i numeri quanti nuovi abitanti verranno nei prossimi 10 anni ad abitare a Manduria per giustificare nuove volumetrie. Tutto il resto è aria fritta. Pochi sanno recuperare quello che già esiste. Opinione.
claudio delos reyes
ven 5 febbraio 2021 02:23 rispondi a claudio delos reyes... "per la definitiva ratifica e attuazione" ... o bocciatura!