
La proprietà del lido «Rio de Mar» di San Pietro in Bevagna, fatto chiudere l'altro ieri con provvedimento del questore di Taranto per inosservanza delle norme anti Covid nel corso di un evento musicale organizzato la notte di ferragosto, ha presentato una richiesta di revoca della misura. Ad occuparsene è stato l’avvocato Pasquale De Laurentis che ieri mattina, per conto dei suoi assistiti, ha depositato in Prefettura una memoria che contiene una serie di motivi che renderebbero inappropriato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.
Nella sostanza i gestori dello stabilimento situato sul litorale Borraco, marina di Manduria, sostengono di aver messo in pratica tutte le misure necessarie a garantire il distanziamento sociale così come prevedono i decreti in materia emanati dal presidente del Consiglio e dalla Regione Puglia. La difesa dell’impresa sostiene che il pubblico «autorizzato» a prendere parte alla festa non superava le duecento unità, così come era stato previsto e descritto nella relativa segnalazione certificata di inizio attività (Scia) presentata al Comune di Manduria. La folla documentata invece dalle foto e dai numerosissimi video postati sui social dagli stessi partecipanti allo spettacolo notturno, sostiene l'impresa, sarebbe composta dai numerosissimi giovani non invitati che si sarebbero «imbucati» attratti dalla musica ad alto volume. La zona sotto il controllo degli addetti alla sicurezza, afferma sempre la difesa della società, era recintata e delimitata da corde.
L’istanza è ora al vaglio della rappresentanza di governo e della Questura di Taranto che valuteranno le giustificazioni dell’impresa e la descrizione dell’evento così come è stato documentato dal personale del commissariato di polizia di Manduria presente quella notte con il dirigente Maurizio Greco. Gli agenti di polizia in borghese che evidentemente tenevano d’occhio l’iniziativa precedentemente pubblicizzata, avrebbero documentato tutto con foto e video che mostrerebbero ben altro diverso di quanto dichiarato dalla proprietà del lido. Oltre alla chiusura dello stabilimento, l’impresa è stata sanzionata con una multa di 400 euro.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
8 commenti
C. C.
mer 19 agosto 2020 06:09 rispondi a C. C.Eccertamente (leggi cacomu) una cosa davvero, ma davvero veramente I M P R E V E D B I L E.
claudio delos reyes
mar 18 agosto 2020 02:37 rispondi a claudio delos reyesL'evento senza "imbucati" sarebbe stato un fallimento. Io reputo che su una spiaggia di quella larghezza non è possibile istallare uno stabilimento balneare senza danneggiare il cordone dunale. Siamo alle solite, per l'arricchimento di pochi singoli si perdono parti di territorio non più recuperabili. N.B.: spesso i singoli che si arricchiscono non sono manduriani, oltre al danno la beffa.
Giuseppe Coccioli
mer 19 agosto 2020 12:32 rispondi a Giuseppe CoccioliCiao Claudio, cosa fanno i manduriani e Manduria per il territorio: nulla. Cosa fanno per la pineta (è abbandonata agli spinellati), cosa fanno i vigili urbani durante l'estate: soltanto raid verso la tarda serata una cinquantina di multe e ci vediamo chi sa quando.. La mia è sola una semplice considerazione: possiamo fare di più. Peppe Coccioli
mah?
mar 18 agosto 2020 11:22 rispondi a mah?Complimenti ai suoi addetti alla sicurezza allora!!!
Patrizia
mer 19 agosto 2020 08:57 rispondi a PatriziaEsatto. Fa bene a complimentarsi, dato che è stato l’unico stabilimento con un squadra composta da quindici persone per la sicurezza. Controllavano temperatura e facevano entrare solo con presenza di mascherine.
Marco
mar 18 agosto 2020 08:51 rispondi a MarcoImbucati... ??
claudio delos reyes
mar 18 agosto 2020 02:46 rispondi a claudio delos reyesMarco, se sei in lista ti voto!
Domenico
mar 18 agosto 2020 08:10 rispondi a DomenicoSi conferma l'inadeguatezza di certi luoghi a svolgere determinate attività. Una multa andrebbe anche a chi, fatti i controlli preventivi, ha dato l'autorizzazione o la concessione. Ottimo l'utilizzo degli "agenti in borghese", anche se non riesco a immaginarli nel contesto. Utile sarebbe, se non ci fosse ancora, una sbirciatina della guardia di finanza sulla regolarità dei "comportamenti" fiscali e lasciamoli lavorare, se son capaci di farlo correttamente. Ogni euro di imposta non pagato, è sottratto a tutti, e fa concorrenza sleale agli onesti.