Scene di violenza su una donna dall’uomo che l’accompagnava che nessuno si aspettava domenica sera in una pizzeria del centro a Manduria. La vittima che è finta in ospedale per delle ferite fortunatamente non gravi, ha poi lasciato su Facebook il suo grido di dolore. «Nessuno ha il diritto di aggredire fisicamente o psicologicamente chi si è solo fidato di te. Sei una merda, ti denuncio». Uno sfogo reso pubblico sul social dalla giovane manduriana che è l’epilogo di una delle tante violenze subite in passato in quella che doveva essere una tranquilla serata in pizzeria. La coppia che occupava uno dei tavoli, ha iniziato una discussione apparentemente pacata, poi l’uomo ha cominciato ad alzare la voce e, incurante delle persone che riempivano il locale, si è scagliato contro la sua compagna afferrandola per i capelli e scaraventandola a terra. Non contento, prima che il personale del ristorante intervenisse per fermarlo, l’uomo ha afferrato la pizza che gli era stata appena portata e l’ha lanciata sul volto della donna in lacrime. L’aggressore è stato bloccato dai camerieri impedendogli di infierire ancora sulla giovane che è rimasta tremante in un angolo. Tutto questo sotto lo sguardo atterrito di numerosi testimoni. Qualcuno di loro ha chiamato i carabinieri che sono arrivati quando la calma era stata ristabilita. I militari della compagnia di Manduria hanno invitato la vittima a presentarsi in caserma per denunciare l’aggressore non prima di recarsi in ospedale per farsi visitare.
La vicenda ha messo in luce una storia di presunti abusi e violenze da parte del quarantenne, non nuovo, pare, a certe intemperanze.
La donna ha raccontato ai carabinieri che scene simili si erano già ripetute in passato, apparentemente senza motivi ma per una presunta indole violenta del suo compagno, un quarantenne anche lui di Manduria.
La trentasettenne si è così fatta accompagnare al pronto soccorso del Marianna Giannuzzi dove i sanitari le hanno riscontrato uno stato di agitazione con delle contusioni alle caviglie e al volto. È stata poi dimessa con una prognosi di sette giorni di guarigione.
Ieri mattina la trentasettenne decisa a mettere fine al clima di terrore in cui il suo compagno la costringerebbe a vivere, ha contattato il centro antiviolenza sulle donne dell’Ambito territoriale 7 di Manduria le cui operatrici si prenderanno cura di lei. Sino a ieri sera la vittima non aveva ancora presentato denuncia alle forze dell’ordine. Il centro antiviolenza «Rompiamo il silenzio» che prenderà in carico il caso dell’aggressione nel ristorante, proprio sabato scorso ha chiuso le iscrizioni per un corso di formazione riservato agli addetti ai lavori dal titolo «La rete di prevenzione, protezione e tutela delle donne vittime di violenza di genere. Strumenti per il lavoro integrato e socio-sanitario».
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Giulia Brunetti
ven 30 aprile 2021 06:11 rispondi a Giulia Brunetti#stopviolenzasulledonne
Giulia Brunetti
ven 30 aprile 2021 06:10 rispondi a Giulia BrunettiMa io mi dico perché alcuni uomini picchiano le donne. E grazie alle donne se siamo mondo!!!