Tre giovani della provincia di Lecce, tra i 23 e 32 anni, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di aver stuprato una 23enne di Manduria che si era recata a Lecce per sottoporsi ad un colloquio di lavoro. I fatti risalgono all’undici novembre del 2015. La ragazza che si è costituita parte civile con l’avvocato Angelica Angelini, presentò una denuncia raccontando di essere stata violentata dai tre uomini i quali, dopo i test e un corso di preparazione per un lavoro di volantinaggio che si svolsero a Novoli, si offrirono di accompagnarla in macchina alla stazione ferroviaria di Lecce dove avrebbe dovuto prendere il treno diretto a Manduria, ma si fermarono in una stradina dove avvenne la violenza di gruppo.
Durante quei terribili momenti, secondo l’accusa, la ragazza avrebbe anche cercato di sottrarsi allo stupro compiuto materialmente dal trentaduenne di Galatone colpendolo più volte e sferrando pugni contro i vetri dell’auto nel tentativo di attirare l’attenzione di qualcuno. Solo dopo alcuni lunghi minuti la giovane riuscì a liberarsi e a fuggire a piedi potendo così telefonare ad una sua amica che l’accompagnò al pronto soccorso dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove venne medicata per le ferite riportate durante la presunta violenza. I tre “tutor”, oltre alla violenza sessuale di gruppo, rispondono anche di furto perché, secondo quanto contestato loro dalla Procura, si sarebbero impossessati dello zaino della ragazza con all’interno circa 150 euro e la carta d’identità. Il processo inizierà il prossimo 18 giugno davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.